Molti elettrodomestici in Classe A non più vendibili, lo sapevate?

MarketWatch ha analizzato la gestione delle etichettature energetiche nei negozi tradizionali e quelli online: grande confusione e poco rispetto delle regole.

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a cura di Dario D'Elia

I negozi online italiani, ma anche quelli tradizionali, non informano adeguatamente i consumatori sui consumi energetici di elettrodomestici, prodotti di elettronica di consumo, TV, condizionatori, etc. L'etichettatura energetica in moltissimi casi è scorretta o non presente.

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Etichette UE

Il progetto MarketWatch della Commissione UE ha reso pubblica l'ultima indagine sul tema, delineando uno scenario a dir poco preoccupante. I problemi non riguardano solo l'Italia ma l'intera area comunitaria. Su più di 30.000 prodotti verificati in 243 negozi in giro per l'Europa la metà ha problemi con l'etichetta energetica e ben uno su cinque ne è completamente privo. 500 non sarebbero dovuti essere più neanche sul mercato considerati consumi.

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I segmenti più disastrosi sono quelli dei condizionatori (solo il 19% correttamente etichettato), forni (23%) e televisori (23%). I negozi online europei registrano una non-conformità nel 77% dei casi. Spesso vi sono solo informazioni testuali, mentre le etichette ufficiali si vedono solo nel 9% de prodotti. Pochi sanno ad esempio che i frigoriferi, le lavatrici, le lavastoviglie al di sotto della Classe A+, insieme agli aspirapolvere con potenza superiore a 1800 watt, sono stati messe al bando tramite la direttiva EcoDesign.

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Prodotti vietati

Se nei negozi fisici italiani il 78% delle etichettature è risultata corretta, online la percentuale scende al 20% - soprattutto guardando al formato. La mancanza totale di etichettatura è stata rilevata nell'11% dei casi offline e nel 16% online.