Motorizzazioni UE in rete: in arrivo le multe straniere

L'Italia ha recepito la direttiva UE intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale.

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a cura di Dario D'Elia

Sarà bene iniziare a fare molta attenzione alle eventuali violazioni delle norme stradali quando si è all'estero, perché le Motorizzazioni europee stanno per attivare procedure telematiche di scambio dati. Prima o poi doveva accadere, ma adesso è matematico che sarà questione di poco tempo.

Il decreto che ha recepito in Italia la Direttiva 2011/82/UE "intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale" è realtà. In pratica è stato uniformato il sistema di scambio dati e a breve tutti i paesi della UE, ad esclusione di Regno Unito, Irlanda e Danimarca, saranno in grado di recapitare le multe a casa degli automobilisti stranieri grazie alla collaborazione delle varie istituzioni nazionali.

Flics

Sono coinvolte le infrazioni, non contestate subito, inerenti:

  • eccesso di velocità
  • mancato uso della cintura di sicurezza
  • mancato arresto davanti al semaforo rosso
  • guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti
  • mancato uso del casco
  • circolazione su corsia vietata
  • uso indebito del telefono cellulare o di altri dispositivi di comunicazione durante la guida

Regole, sanzioni e modalità di applicazione rispetteranno i vari codici della strada degli Stati membri. Gli organi di Polizia preposti invieranno agli automobilisti un'informativa (linguisticamente localizzata) con tutte le informazioni del caso, compresi i dati per il pagamento. E in abbinamento un Modulo di risposta per eventuali correzioni o contestazioni da inviare entro 60 giorni.

Tutto dovrebbe funzionare a dovere anche nel rispetto della normativa per la privacy, ma rimane comunque ancora un nodo. Nel caso non si procedesse al pagamento della sanzione scatterebbero regolamenti non unificati. Ecco, forse manca ancora un'unica modalità condivisa su questo punto, ma la stessa normativa UE lascia intendere che è questione di tempo.