Netflix ha annunciato l'acquisizione di Warner Bros Discovery per la cifra mostruosa di 82,7 miliardi di dollari, una manovra che porta sotto il controllo del colosso dello streaming non solo franchise cinematografici e seriali iconici, ma anche alcuni degli studi di sviluppo più prestigiosi dell'industria videoludica. L'operazione, se approvata dalle autorità regolatorie statunitensi, ridisegnerà gli equilibri del settore entertainment e potrebbe segnare l'ingresso deciso di Netflix nel mercato dei tripla A dopo anni di esperimenti tiepidi con titoli mobile.
Sul piatto non ci sono soltanto IP leggendarie come Harry Potter, Game of Thrones e l'intero DC Universe, ma realtà sviluppative di primo piano che hanno fatto la storia del gaming moderno. Parliamo di NetherRealm Studios, i creatori della saga picchiaduro Mortal Kombat che continua a dominare il segmento dei fighting game competitivi, e di Rocksteady, lo studio britannico che ha ridefinito i giochi sui supereroi con la trilogia Batman: Arkham. Nel pacchetto rientrano anche Avalanche Software, responsabile del successo commerciale planetario di Hogwarts Legacy che ha superato ogni aspettativa di vendita nel 2023, e TT Games, veterani dei tie-in Lego che hanno costruito un impero basato su franchise cinematografici trasformati in action-adventure familiari.
La mossa rappresenta un'inversione di rotta potenzialmente radicale per Netflix, che fino ad oggi ha mantenuto un approccio cauto al gaming. La piattaforma ha investito in esperienze principalmente mobile integrate nella propria app, evitando di competere direttamente con i publisher tradizionali sul terreno dei blockbuster console e PC. L'arrivo di studi con competenze consolidate nello sviluppo di titoli AAA ad alto budget potrebbe cambiare completamente questa strategia, anche se l'annuncio ufficiale di venerdì non fornisce dettagli concreti sulle intenzioni riguardo alla divisione gaming di Warner Bros.
Ted Sarandos, co-CEO di Netflix, ha inquadrato l'acquisizione come un'opportunità per "intrattenere il mondo" combinando la library storica di Warner Bros con le produzioni originali Netflix, citando esplicitamente franchise come Harry Potter e serie come Stranger Things e Squid Game. Il collega Greg Peters ha sottolineato come l'accordo "migliorerà la nostra offerta e accelererà il nostro business per i decenni a venire", enfatizzando la portata globale della piattaforma streaming e le capacità produttive di Warner Bros.
L'elefante nella stanza resta proprio la gestione della divisione videoludica. Netflix ha attraversato una fase turbolenta nel suo approccio ai games negli ultimi anni: Mike Verdu, veterano dell'industria che guidava la divisione gaming, è stato sostituito l'anno scorso da Alain Tascan, ex vicepresidente di Epic Games. Tascan ha avviato una riorganizzazione profonda che ha comportato la chiusura di numerosi progetti e divisioni, nel tentativo di rendere sostenibile l'offerta interattiva della piattaforma che finora non aveva prodotto risultati particolarmente brillanti in termini di engagement degli utenti.
L'operazione dovrà passare al vaglio dell'autorità antitrust statunitense, che con ogni probabilità valuterà attentamente la concentrazione di IP e capacità produttive nelle mani di un singolo operatore. Netflix ha già messo sul tavolo una penale da 5 miliardi di dollari nel caso le autorità regolamentatrici bocciassero l'acquisizione, secondo quanto riportato da Bloomberg, un cuscinetto finanziario che testimonia la determinazione nel portare a termine questa manovra storica.