Ergonomia e impressioni d'uso, continua

Recensione - Test della Nikon D600, la prima reflex Nikon di categoria mainstream ad adottare un sensore full-frame.

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a cura di Tom's Hardware

Ergonomia e impressioni d'uso, continua

La reattività della D600 è sicuramente più che soddisfacente. Fulminea nel rilascio dell'otturatore a fuoco acquisito o in modalità AF continua (con priorità allo scatto), non è però tra le più veloci ad acquisire la messa a fuoco (circa 0,35 secondi il peggior risultato, rilevato con selezione automatica dei punti AF). La EOS 6D fa leggermente meglio (0,3 secondi il peggior risultato, ottenuto in quel caso con selezione AF punto singolo), ma soprattutto fanno molto meglio i corpi macchina APS-C di fascia medio alta - la EOS 7D, ad esempio, non va mai oltre i 15 centesimi di secondo.

Nessuna sorpresa: questo non fa che confermare il posizionamento di entrambe queste full-frame di fascia media, che per vari motivi non possono considerarsi adatte alla fotografia sportiva. La cadenza di scatto leggermente superiore della D600 rispetto alla EOS 6D (5,5 fps contro 4,5) riequilibra il confronto sul terreno delle performance ma non sposta la valutazione appena espressa e per questo non influisce più di tanto sul nostro giudizio finale.

La struttura del corpo macchina della D600 utilizza il policarbonato per la parte centrale e lega di magnesio per la parte superiore e posteriore.

Per quanti fossero interessati, le performance dell'AF in modalità LiveView ovviamente crollano, si supera regolarmente il secondo e mezzo prima di acquisire il soggetto. Questo può stupire ed essere considerato un difetto evidente in confronto alle migliori mirrorless che, basate sull'identico principio della rilevazione di contrasto, fanno molto meglio.

Questo non costituisce però, a nostro avviso, motivo di biasimo: il LiveView si utilizza soprattutto in studio, davanti a uno still-life, oppure nella fotografia di paesaggio, laddove la velocità della messa a fuoco è del tutto secondaria. Non sono una novità, ma meritano di essere citati, ausili allo scatto come l'HDR e l'ottimizzazione della gamma dinamica, che contribuiscono a rendere la D600 utilizzabile anche dal fotografo non esperto con grande profitto.

Il doppio slot di memoria dona un tocco di professionalità al corpo macchina.

Chiudiamo come sempre con quelli che sono a nostro avviso i principali difetti ergonomici del corpo macchina in esame, che in questo caso si riducono alla strana posizione del pulsante ISO, in basso a sinistra del display - riteniamo preferibile che tutti i pulsanti importanti per lo scatto siano raggiungibili dalla mano principale.

Sempre a proposito di difetti ergonomici, qualcuno lamenta l'assenza del pulsante AF-ON, presente invece sulla D800. Segnaliamo la mancanza per dovere di cronaca, ma riteniamo che quella della messa a fuoco con il pollice sia una pratica diffusa soprattutto in ambito sportivo, pertanto, per quanto già espresso più volte, sulla D600 si tratta di una lacuna trascurabile.