Olympus STYLUS Traveller SH-50 dice addio alle foto mosse

Olympus STYLUS Traveller SH-50 segna un passo avanti nella stabilizzazione ottica tra le compatte, facendo debuttare una tecnologia sviluppata per la mirrorless top di gamma OM-D.

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a cura di Alberto De Bernardi

Olympus ha presentato STYLUS Traveller SH-50, una compatta evoluta la cui caratteristica più interessante è l'adozione (per la prima volta su una compatta) di un evoluto stabilizzatore a 3 assi che ricorda quello, eccezionale, della OM-D.

Mentre la maggior parte degli stabilizzatori compensano solo l'inclinazione frontale (beccheggio) e la rotazione lungo l'asse verticale, mentre il sistema Photo IS a 3 assi contrasta anche il movimento intorno all'asse dell'obiettivo, fattore importante nel caso di scatti a mano libera con lunghe focali. Quando si passa al video, poi, il sistema ibrido Movie IS unisce meccanica ed elettronica, aggiungendo la compensazione digitale per gli spostamenti verticali e orizzontali. Per dare un'idea delle reali prestazioni del sistema, Olympus sostiene che sarà possibile registrare video zoomando anche mentre si cammina.

L'obiettivo è un generoso zoom 24x equivalente a 25-600mm f/3-6.9, quindi non particolarmente luminoso - specie alla massima focale. Dietro di lui, un sensore CMOS da 16 Mpixel affiancato dal processore d'immagine TruePic V che consente di scattare con sensibilità massime fino a 6400 ISO e di registrare video ad alta velocità (120 fps a risoluzione HD 720p oppure 240 fps in HVGA).

Il display posteriore, touch screen con funzione di scatto al tocco, è un 3 pollici da 460.000 punti. Per quanto riguarda le modalità di scatto, da segnalare che a fianco di modalità automatiche e di una pletora di filtri creativi, è disponibile anche il programma M per chi vuole conservare maggior controllo sulla fotocamera.  

A fianco della top di gamma STYLUS Traveller SH-50, Olympus ha annunciato contestualmente anche i modelli di categoria inferiore SZ-16 e SZ-15. La SZ-16 condivide sensore e ottica e buona parte delle funzioni con il modello superiore, ma è dotata di uno stabilizzatore ottico meno evoluto. La SZ-15, invece, utilizza un sensore CCD anziché CMOS e, a causa dei limiti del sensore, registra video solo a 720p anziché in Full-HD e deve rinunciare alle riprese ad alta velocità.