OpenOffice annaspa, sviluppatori in fuga

Uno degli storici sviluppatori di OpenOffice attacca frontalmente la cupola che governa il presente e il futuro della suite

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a cura di Dario D'Elia

Lo sviluppo di OpenOffice è a rischio. Secondo Michael Meeks, specialista del mondo OpenOffice e Gnome, il numero degli sviluppatori della nota suite si sarebbe fortemente ridimensionato. Insomma, i programmatori coinvolti nel progetto sono sempre meno: Meeks ha sottolineato che in questo momento vi sono non più di 24 persone, 46 in meno rispetto al 2004.

"In un progetto vivente ci si aspetta di trovare un grande numero di sviluppatori volontari e molte aziende coinvolte; in OpenOffice non vediamo nulla di tutto ciò, anzi", ha dichiarato Meeks. Sebbene un parallelo con Linux sia piuttosto difficile, è bene ricordare che per il suo kernel sono attivi ben 300 programmatori.

Insomma, per Meeks, una svolta sarebbe possibile solo intraprendendo un cambio di strategia: cancellare la cupola che controlla lo sviluppo, eliminare le severe procedure che governano l'inclusione dei nuovi codici, e soprattutto slegare il progetto dal controllo di Sun e indirizzarsi verso una "proprietà" non-profit.