Chi coltiva il mio cibo?

Ortomanager è una sorta di FarmVille, ma reale. Agricoltori in varie zone d'Italia coltivano per voi gli ortaggi e i frutti che vi servono e ve li spediscono, dopo averli trasformati in prodotti finali. Sembra un gioco, ma è un modo per acquistare divertendosi, senza perdere il contatto con la terra.

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a cura di Manolo De Agostini

TH: Quanti utenti hanno deciso di provare il servizio dal debutto nel mese di luglio e qual è il vostro obiettivo?

VDO: A oggi siamo vicini al migliaio di iscritti e iniziamo a registrare alcune decine di clienti che acquistano quantità variabili di prodotto che vanno da pochi barattoli di conserva a vere e proprie riserve stagionali come nel caso della salsa di pomodoro o dell'olio. Pensiamo che questo numero possa crescere esponenzialmente sia grazie alla spinta pubblicitaria, sia grazie al canale del passaparola (lo stiamo già vedendo in queste settimane), sia grazie alla fisiologica crescita prevista per il mercato online del settore alimentare.

Se Farmville che offriva una pura simulazione di coltivazione aveva in Italia oltre cento mila utenti, OrtoManager, con la possibilità di coltivare a distanza un vero prodotto da gustare in famiglia o regalare agli amici deve puntare a una parte di quel target unita a una parte del target di utenti attenti alla propria alimentazione e interessati alla tracciabilità e alle informazioni nutrizionali e culturali sui prodotti acquistati.

TH: In quali parti d'Italia sono situati gli orti da cui si ricava la materia prima per realizzare i prodotti finali? I prodotti finali sono realizzati dallo stesso coltivatore degli ortaggi/frutti?

VDO: A oggi lavoriamo in maniera importante con 4 aziende agricole sparse tra Sicilia, Puglia e Lombardia ma con tante altre di nuove regioni (Toscana, Lazio, Marche, etc.) stiamo discutendo la possibilità di una collaborazione.

Per quanto riguarda la trasformazione ad ogni coltivatore (qualora come avviene per alcune aziende Agrituristiche questi non si occupi anche della trasformazione) affianchiamo un trasformatore situato nella stessa zona e in grado di garantire oltre a una trasformazione a chilometri zero anche una certa capacità di operare con tecniche tradizionali portando all'interno di conserve o marmellate quel valore di tipicità attribuito al prodotto in fase di coltivazione.