P2P illegale? Ci penserà il mercato

Negli Stati Uniti gli utenti più truffaldini verranno ostacolati dagli ISP.

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a cura di Dario D'Elia

RIAA, l'associazione che cura gli interessi delle major discografiche, è ormai certa che negli Stati Uniti non vi sarà alcun bisogno di nuove Leggi per risolvere il problema del P2P illegale. Secondo Cary Sherman, Presidente della RIAA, a breve gli stessi provider – e quindi il mercato – risolveranno il problema. "Non ci sarà bisogno di legiferare a riguardo, siamo molto più interessati a trovare una soluzione al problema che passi per il mercato", ha ribadito Sherman durante la conferenza State Of The Net.

Gli esempi già non mancano. Ad esempio l'ISP Comcast ha iniziato ad attivare dei limitatori di banda per garantire a tutti i clienti una maggiore qualità del servizio. Time Warner Cable, invece, premia gli utenti che non esagerano con il downloading. Insomma, è possibile che in futuro vengano istituzionalizzati sistemi di bonus/malus.

In Europa, invece, è più probabile che la questione venga affrontata tramite nuovi impianti normativi. "[…] in Europa su questi temi c'è una maggiore inclinazione all'intervento di norme e regolamenti", ha aggiunto Sherman. "I governi stanno iniziando ad accettare che gli ISP debbano essere investiti del ruolo di protettori della musica in rete ma bisogna urgentemente agire per tradurre questo atteggiamento in azione", si legge sul comunicato della RIAA.