Il caccia pilotato da una IA vola bene quanto i piloti umani su un F-16

L’aviazione USA ha condotto il primo combattimento aereo tra un caccia controllato da IA e un pilota umano su un F-16, segnando un momento storico nell'evoluzione dell'aeronautica.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il mondo dell'aeronautica ha raggiunto un nuovo traguardo storico con il primo combattimento aereo tra un caccia controllato da intelligenza artificiale (IA) e un pilota umano su un F-16. Questo evento senza precedenti è avvenuto alla Edwards Air Force Base in California, dove il caccia X-62A VISTA, controllato da un programma di intelligenza artificiale, ha affrontato un F-16 pilotato da un essere umano.

Il caccia controllato dall'IA ha dimostrato le sue capacità sia in difesa sia in attacco, e si è dimostrato capace di gestire situazioni anche quando l’avversario non era visibile. Muovendosi a quasi 2.000 chilometri all’ora, questi due jet si sono avvicinati a soli 610 metri l'uno dall'altro, mostrando un'abilità eccezionale nel manovrare in volo.

Si segna così una svolta nella storia dell'aeronautica, con l'introduzione dell'apprendimento automatico (machine learning) nel pilotaggio di caccia militari. Il jet X-62A VISTA, da quando è stato costruito nel dicembre 2022, aveva già superato molti volti di prova, ma oggi ha dimostrato di poter affrontare caccia nemici senza bisogno come farebbe un pilota umano. 

Questo passo avanti è il risultato del programma Air Combat Evolution (ACE) dell'agenzia DARPA, che ha lavorato per rendere sicuri e affidabili gli aerei controllati da IA. Il programma ha introdotto una serie di istruzioni di sicurezza per evitare collisioni e proteggere la sicurezza umana durante le manovre aeree.

Inizia così una nuova epoca per l’aviazione, sia militare sia civile. Sicuramente è ancora troppo presto per mandare in pensione anticipata i top-gun, ma senz’altro i militari sono interessati all’idea di avere aerei che possono compiere missioni anche se non ci sono piloti disponibili - situazione che tra l’altro non è affatto improbabile. 

E naturalmente c’è anche l’aviazione civile: un giorno, forse presto, gli aerei per il trasporto merci e passeggeri non avranno più bisogno di piloti, o magari ne basterà solo uno “per sicurezza”. 

Torniamo naturalmente nello scenario in cui le intelligenze artificiali e i robot fanno tutto il lavoro, e per gli esseri umani si preannuncia un momento davvero molto difficile. Magari per i piloti militare non è un fatto poi così preoccupante, ma è naturalmente un tema a cui tutti dovremmo prestare attenzione.