Partito Pirata Italiano: ecco il programma elettorale

Sabato 20 aprile il Partito Pirata Italiano organizza una giornata di incontro e confronto su diritti digitali, democrazia e trasparenza a Roma. Sono 6 i punti sul digitale: software libero, open data, Smart City, Wi-Fi metropolitano gratuito, Liquid FeedBack e Bitcoin.

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a cura di Dario D'Elia

Il Partito Pirata Italiano, che si candida alle amministrative della Capitale con la lista #RomaPirata, ha svelato il suo programma elettorale. In verità entrerà maggiormente nei dettagli durante il dibattito "Roma Digitale: una giornata di incontro e confronto su diritti digitali, democrazia e trasparenza a Roma", programmato per sabato 20 aprile presso S.Cu.P. - Scuola e Cultura Popolare in via Nola 5 a Roma, a partire dalle ore 11:00.

Roma Digitale

"Tra gli interventi previsti quello di Jojo Yemane Tewelde, ovvero il candidato sindaco incandidabile del Partito Pirata", si legge nella nota ufficiale. "Jojo incarna in modo eccellente la questione irrisolta e insostenibile relativa ai diritti di cittadinanza che lui stesso, nato a Roma ma a cui la città non riconosce nemmeno il diritto di presentarsi alle elezioni comunali, si trova a scontare. Jojo parlerà anche di come la partecipazione digitale, in questa situazione di diritti negati, può attualmente rappresentare l’unica opportunità di diritto/dovere di partecipazione".

A parte il dibattito sui temi consueti della politica sono piuttosto interessanti le sei proposte in ambito digitale. La prima riguarda il software libero negli uffici capitolini. "Ogni anno il Comune spende centinaia di migliaia di euro per comprare programmi e software. Per risparmiare e per avere strumenti più adattabili alle esigenze locali, Roma adotta il free software per i suoi uffici", si legge nel programma.

In secondo luogo c'è il tema dell'Open Data, che a loro parere consentirebbe un controllo democratico sulle attività amministrative. "Tutti gli atti e i documenti della pubblica amministrazione sono facilmente accessibili via Internet e possono essere controllati da tutti e in qualsiasi momento, senza restrizione di brevetti o copyright, perché questi dati sono ottenuti con denaro pubblico", prosegue la nota ufficiale.

Issare le vele!

Impegno anche per lo sviluppo della Smart City. La proposta è di sperimentare "con adeguati supporti di investimenti, sia pubblici che privati un ambiente urbano diverso dove le tecnologie non siano il terreno di scontro fra monopoli, ma siano indirizzate alla razionalizzazione delle risorse".

Fondamentale poi la creazione di una rete Wi-Fi metropolitana gratuita e l'attività di promozione della cultura digitale nelle scuole. Poi il tema del Liquid FeedBack, ovvero promuovere la partecipazione online e gli strumenti di democrazia digitale. "Adotta il Liquid FeedBack in via sperimentale per rendere i cittadini protagonisti delle scelte che riguardano i Municipi e la Citta di Roma!", sottolinea il documento. 

"Di fronte al perpetuarsi di questa folle crisi economica, sociale ed ambientale l'unica soluzione è partecipare per riconquistare la possibilità di decidere del nostro futuro e incidere sulle scelte che lo condizioneranno!".

Infine l'adozione dei Bitcoin per abbassare le barriere di accesso al commercio reale, per un mercato senza intermediari, per la valorizzazione del lavoro di chi produce. "Bitcoin è un sistema di moneta digitale che non ha bisogno di nessuna banca per la sua circolazione, i costi di entrata sul mercato per i commercianti sono pari a zero ed ognuno può inviare ed accettare questo tipo di moneta usando un qualsiasi PC connesso ad Internet", conclude il programma del Partito Pirata.

Forse il capitolo Bitcoin è l'unico punto debole, considerato il momento difficile che sta passando la moneta virtuale. Le altre proposte sono piuttosto in linea con le richieste provenienti dalla community online: qualcosa si è già visto nel programma del Movimento 5 Stelle.

Per approfondire gli altri temi è sufficiente accedere al sito ufficiale del Partito Pirata.