Accorgimenti e considerazioni finali

Le banche, Twitter, Google e tutta una serie di servizi Internet sta attivando l'autenticazione in due passi per rendere più sicuri gli accessi, ma perché ce n'è bisogno? Carl Leonard, di Websense Security Labs, ci spiega perché una password è molto più facile da indovinare di quanto non si pensi…

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a cura di Giancarlo Calzetta

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Accorgimenti e considerazioni finali

Per rendere più complicata la vita agli hacker, ricordiamoci sempre di cancellare gli account che non usiamo più. Uno dei trucchi più usati dagli hacker è quello di violare o forzare le password di servizi molto popolari in passato e che adesso vengono usati molto meno (vedi ICQ, se qualcuno ancora se lo ricorda) in modo da usare quelle password come base per attaccare altri account con lo stesso username o indirizzo mail. Infine, proprio per il motivo di cui sopra, cercate di non usare sempre la stessa password per tutti i vostri account. Se dovessero riuscire a bucarne uno, gli altri cadrebbero di conseguenza senza il minimo sforzo (o poco più grazie alle tecniche descritte nelle altre pagine e ai servizi come quello qui in basso).

Quando in rete si trovano gratuitamente e pronti per essere usati dei tool come THC-Hydra, diventa facile capire come sia difficile difendere i nostri dati. 

"Tanti siti Web richiedono password ed è comprensibile che gli utenti scelgano quelle che possono ricordare più facilmente. Sfortunatamente le password deboli sono sinonimo di un basso livello di sicurezza e della possibilità di compromettere gli account, che possono essere così controllati dai cyber criminali. Dal momento che la nostra vita lavorativa e privata confluisce in un unico universo online: è possibile accedere ai propri profili personali Twitter e Facebook e agli account webmail sia dall'ufficio che da dispositivi mobile, che a loro volta possono accedere alla nostra email di lavoro. Le aziende dovrebbero valutare i possibili rischi, come quelli provocati da password deboli, e assicurasi di avere una tecnologia DLP per proteggere i dati sensibili e i dipendenti", ha dichiarato Carl Leonard Senior Manager Security Research, Websense Security Labs. E non ha tutti i torti.