Polizia USA paga per liberare i computer da Cryptolocker

Ci sono casi in cui anche le forze dell'ordine devono piegarsi ai cyber criminali.

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a cura di Redazione - Sicurezza

Potrà sembrare strano, ma il malware più temibile di questi ultimi tempi ha poco a che vedere con botnet, furto di dati e controllo remoto.

La spina nel fianco di tutti i produttori di antivirus & Co è Cryptolocker (e famiglia), un malware che si limita a installarsi su di un computer e codificare tutti i file con una crittografia praticamente impossibile da forzare.

Quando ha finito, fa apparire una schermata in cui informa l'utente che i suoi file sono inaccessibili e che per riaverne il possesso deve pagare una certa somma.

Sono anche gentili: ti indicano qual è il sistema più economico per pagare il riscatto...

Quando questo capita a un normale utente, le forze dell'ordine di solito consigliano di non pagare perché se nessuno pagasse gli hacker lascerebbero perdere questa pratica, che invece diventa sempre più diffusa.

Ma come fa un utente a rassegnarsi nel perdere tutti i suoi preziosi file? Non lo fa e di solito paga, esattamente come ha fatto un dipartimento di polizia del Massachusetts, negli USA.

"Il malware è apparso sullo schermo dei nostri computer e ci ha dato 100 ore di tempo per pagare, altrimenti i nostri file sarebbero rimasti crittografati per sempre" – ha detto un portavoce del dipartimento.

Così, pur di non perdere i file di word e le immagini codificate, il capo della polizia locale ha ordinato di pagare 2 bitcoin (circa 750 dollari) per recuperare il "maltolto".

Fate attenzione, quindi, e tenete i computer sempre ben protetti. Se per rimediare a un malware qualsiasi basta una buona formattazione (più o meno), nel caso di Cryptolocker e simili, purtroppo, le cose non sono così semplici.