"Porn block" dal 15 luglio 2019 nel Regno Unito, la svolta

Il Regno Unito diventa uno dei primi paesi a introdurre la verifica dell'età per i siti pornografici. La novità sarà obbligatoria a partire dal 15 luglio 2019.

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a cura di Dario D'Elia

Il governo britannico ha confermato che il cosiddetto "porn block", la norma che introduce la verifica dell'età per i siti pornografici, entrerà in vigore a partire dal 15 luglio 2019. Verrà di fatto imposto a tutti i siti del settore di adottare tecnologie o strumenti di altro genere per verificare la maggiore età dei loro utenti.

"I contenuti per adulti attualmente sono troppo facilmente raggiungibili dai bambini. L'introduzione della verifica dell'età obbligatoria è una novità mondiale e ci siamo presi il tempo di bilanciare le preoccupazioni legate alla privacy con la necessità di proteggere i bambini da contenuti inappropriati. Vogliamo che il Regno Unito diventi il posto più sicuro al mondo per andare online, e queste nuove leggi ci aiuteranno a raggiungere questo obiettivo ", ha dichiarato la ministra per il digitale Margot James.

Il British Board of Film Classification (BBFC) avrà la responsabilità di garantire il rispetto delle nuove leggi e fino a luglio sarà prevista una fase di sperimentazione. I sistemi di verifica dovranno rispettare lo standard standard GDPR (General Data Protection Regulation) e limitarsi all'età, non l'identità. BBFC ha creato uno schema volontario di certificazione chiamato AVC (Age Verification Certificate), che valuterà gli standard di sicurezza dei dati dei fornitori dei sistemi. Dopodiché su un portale specifico, ageverificationregulator.com, i consumatori possono disporre di tutte le informazioni al riguardo.

Dopo l'entrata in vigore del "porn-block", i consumatori saranno in grado di identificare la certificazione dei fornitori grazie a un simbolo verde "AV" della BBFC.

"Mentre la nostra ricerca mostra che i genitori sostengono in modo schiacciante la verifica dell'età e sono fiduciosi che farà la differenza, dobbiamo riconoscere che le soluzioni digitali non sono l'unica risposta e i genitori non possono diventare compiacenti del mondo digitale dei loro figli", ha ricordato l'AD dell'associazione non-profit Internet Matters Carolyn Bunting.

"Non c'è niente di meglio che avere conversazioni regolari e oneste con il tuo bambino su cosa stanno facendo online, stabilendo un dialogo aperto sulla loro vita digitale fin dalla giovane età".

Ci saranno diverse opzioni di verifica dell'età, quindi un utente potrà scegliere tra l'utilizzo di documenti di identità tradizionali online (ad esempio, carte di credito o passaporti), telefoni cellulari in cui sono stati rimossi i filtri per adulti, AgeID o acquistare una carta al banco in un negozio in cui la verifica è dal vivo.