I social network devono rispettare le norme europee sulla privacy, anche se sono gestiti da società le cui sedi sono fuori dall'UE. Lo sostengono i Garanti per la Privacy di tutta la Comunità Europea, che dettano anche alcune norme che Facebook, MySpace e simili devono seguire.
I social network devono essere innanzitutto trasparenti, informare gli utenti su come saranno trattati i loro dati e ottenerne il consenso, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo delle informazioni da parte di terzi. Devono, inoltre, essere chiari sulla cancellazione dei dati, offrire garanzie di sicurezza e contro lo spam, ed evitare che i motori di ricerca indicizzino informazioni delicate, salvo diversa indicazione dell'utente stesso.
Privacy online, c'è chi esagera e chi proprio non la capisce.
Gli utenti, da parte loro, devono porre la stessa attenzione alla privacy, in particolare quando si tratta di dati riguardanti altre persone, e la cautela deve essere particolarmente alta quando si tratta di minori. Questi ultimi, inoltre, dovrebbero ricevere una formazione specifica sulla privacy, perché spesso non prendono in considerazione i rischi legati a un uso spregiudicato delle informazioni private.
In ogni caso devono essere i social network, in primo luogo, a farsi carico di queste incombenze.
In Italia, poi, il Garante della Privacy ha aggiunto una personale bacchettata ai giornalisti, che devono fare attenzione a come usano le informazioni ricavate dai social network, e verificare con attenzione scrupolosa la loro affidabilità. È già accaduto, in passato, che fossero pubblicate immagini e informazioni sbagliate, legate a casi di omonimia, con un danno molto importante alla persona.
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