Privacy UE: Google, Amazon e Facebook dovranno adeguarsi alle nostre regole

Sostegno dei ministri della Giustizia alle nuove norme sulla protezione dei dati proposte dalla Commissione per promuovere il mercato unico digitale dell'UE.

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a cura di Dario D'Elia

Oggi la Commissione UE ha mosso un altro passo importante verso la creazione di un mercato unico digitale europeo caratterizzato da regole uniche sulla protezione dei dati personali dei cittadini. Previsto anche per le aziende extra comunitarie – si pensi ai colossi come Google, Amazon e Facebook – l'obbligo di rispettare le norme europee senza eccezioni.

commissione europea

I ministri UE, in sede di Consiglio "Giustizia", hanno individuato una posizione convergente che fa ben sperare per l'appuntamento di giugno, quando saranno coinvolti anche il Parlamento europeo e il Consiglio.

"La data odierna segna un grande progresso nell'adeguamento dell'Europa all'era digitale. I cittadini e le imprese meritano norme sulla protezione dei dati moderne che stiano al passo dell'evoluzione tecnologica. Il livello elevato degli standard di protezione rafforzerà la fiducia dei consumatori nei servizi digitali, mentre le imprese trarranno beneficio da un corpus unico di norme valido in 28 paesi", ha dichiarato VÄ•ra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere.

La riforma della protezione dei dati avviata dalla Commissione nel 2012 (IP/12/46) intende conferire ai cittadini maggiore controllo sui propri dati personali. Nel contempo, le imprese potranno sfruttare al meglio le possibilità offerte dal mercato unico digitale, sgravandosi di oneri burocratici e godendo della maggiore fiducia dei consumatori.

Rientra nell'odierno orientamento generale sul regolamento sulla protezione dei dati l'accordo sui punti seguenti:

  • Un unico continente, un'unica normativa – Il regolamento varerà un corpus unico di norme sulla protezione dei dati, valido in tutta l'UE. Dovendo conformarsi a una sola normativa anziché a 28, le imprese risparmieranno circa 2,3 miliardi di euro l'anno.
  • Diritti più numerosi e rafforzati - Sarà potenziato il diritto all'oblio. Quando il cittadino non vuole più che i dati che lo riguardano siano trattati e non sussistono motivi legittimi per conservarli, il responsabile del trattamento deve cancellarli, oppure dimostrare che sono ancora necessari o pertinenti.
  • Sul suolo europeo, norme europee – Le stesse norme si applicheranno a tutti, anche alle imprese extraeuropee che offrono servizi nell'UE.
  • Più poteri alle autorità nazionali indipendenti di protezione dei dati - Queste autorità saranno potenziate per permettere loro di assicurare l'effettiva attuazione delle regole e potranno comminare alle imprese che violano le norme dell'Unione in materia di protezione dei dati sanzioni pecuniarie consistenti nel pagamento di somme fino a 1 milione di euro o pari persino al 2% del fatturato mondiale annuo.
  • Sportello unico - Le norme istituiranno uno "sportello unico" per imprese e cittadini: il fatto di dover interagire con un'unica autorità di controllo (anziché 28) faciliterà e renderà meno costoso per le imprese operare in tutta l'UE.