Progetto UE-Giappone: 100 Gbps in tutte le case

Oggi è stato presentato in Giappone il pacchetto di progetti per l'Internet del futuro.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Unione Europea e Giappone stanno collaborando in ben sei progetti di ricerca per incrementare l'efficienza delle reti in fibra ottica e fornire ai consumatori servizi da 100 Gbps. Effettivamente uno degli obiettivi più affascinanti è quello dell'incremento delle prestazioni fino 5mila volte: insomma, passare da servizi broadband da 19,7 Mbps (media UE) a ben 100.000 Mbps sarebbe un salto non da poco. E questo è il solo progetto STRAUSS, perché anche gli altri non sono da meno.

Si parla di un finanziamento complessivo di 18 milioni di euro per risolvere sfide ardue nella sicurezza, capacità di rete, alta densità del traffico dati ed efficienza energetica. "La nostra Internet del futuro non dovrebbe conoscere barriere, meno di tutte quelle create perché non eravamo preparati alla data revolution", ha commentato Neelie Kroes, Vice presidente della Commissione Europea.

STRAUSS

Ed effettivamente i dati non lasciano spazio a interpretazioni. Il globo, secondo le stime UE, ormai genera 1,7 miliardi di bytes di dati al minuto e il traffico ha raddoppiato i suoi volumi tra l'inizio del 2012 e il 2013. Senza contare che entro il 2018 ci si aspetta una crescita dati di 12 volte superiore. Le reti dovranno ovviamente essere pronte a gestirli.

Quindi se da una parte STRAUSS punta alle prestazioni su rete fisica, dall'altra il progetto MiWEBA mira all'ottimizzazione delle frequenze radio attuali per ottenere incrementi sulle connessioni mobili. NECOMA invece esplorerà nuovi metodi per la sicurezza dei dati personali in ambienti sensibili come ad esempio quello medico.

ClouT

GreenICN cercherà di assicurare una migliore efficienza energetica alle reti IT, senza contare l'affidabilità  in caso di disastri naturali. ClouT punta a sfruttare sinergicamente sensori, cloud computing e Internet delle cose per le funzioni smart city correlate alla gestione energetica, traffico ed emergenze.

FELIX infine realizzerà una partnership con il Giappone per sviluppare piattaforme sperimentali che possano aiutare università e centri ricerca a testare le nuove tecnologie dei network.

L'intera iniziativa verrà presentata oggi a Tokyo. Da rilevare che non solo coinvolge la Commissione Europea, il Ministero per Affari Interni e Comunicazioni giapponese (MIC), e il National Institute of ICT (NICT) ma anche imprese nonché istituzioni IT leader dei due paesi. Per l'Italia partecipano il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni, Ingegneria Informatica SpA, STMicroelectronics S.r.l., Genova Municipality, NextWorks NXW e Politecnico di Milano.