Proibire gli smartphone fino a 16 anni, una proposta sensata?

Una deputata conservatrice britannica propone di vietere gli smartphone fino ai 16 anni, citando un tragico caso di bullismo online che ha portato a un suicidio.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Nel Regno Unito, la deputata conservatrice Miriam Cates ha sollevato la questione della salute mentale dei giovani proponendo un divieto di utilizzo degli smartphone per gli under-16. Cates ha sottolineato un marcato aumento nei problemi di salute mentale adolescenziale dal 2010 e ha presentato la proposta di vietare l'accesso a social media e smartphone per questa fascia di età.

La sua proposta arriva dopo un nuovo caso di suicidio giovanile, quello di una 14enne che subiva bullismo tramite TikTok e Snapchat. 

Sicuramente non si tratta di un caso isolato, e anche in Italia conosciamo i problemi che possono svilupparsi in età giovanile. Quella della salute mentale è una questione più ampia e complessa, dove senz’altro le relazioni umane occupano una posizione centrale. 

È utile proibire i social media fino a 16 anni?

Sì è utile (78%)
Non è utile (22%)

Totale voti: 607 Il sondaggio è chiuso dal 30/01/2024

Dispositivi e social media sono gli strumenti attraverso cui avvengono queste relazioni umane, ed è forse comprensibile l’istinto di voler bloccare tutto per prevenire danni. Ma che sia una scelta utile, o anche solo sensata, è tutto da dimostrare. 

Questa proposta solleva importanti questioni sulla necessità di proteggere i giovani dalle minacce online, in linea con la tradizione legislativa del Regno Unito per la sicurezza dei minori. Tuttavia, il primo ministro Rishi Sunak ha sottolineato che l'Online Safety Act affronta già molte di queste problematiche.

Si tratta di una legge pensata per combattere attività criminali online e proteggere i minori da contenuti dannosi o inappropriati, come il bullismo o la promozione dell'autolesionismo. Prevede, tra le altre cose, multe fino al 10% del fatturato globale per le aziende di social media che non aderiscono.

Tuttavia il dibattito resta aperto. Proibire l’accesso a smartphone e social media sarebbe utile a tutelare le persone più giovani, in particolare quelle con una salute emotiva più fragile? Mettendo un limite alla loro possibilità di comunicare si aiutano gli adolescenti, oppure li si mette su un binario ancora più pericoloso?

Immagine di copertina: dolgachov