Questo LCD promette risoluzione triplicata e consumi ridotti

Alcuni ricercatori hanno realizzato un nuovo tipo di pannello a cristalli liquidi che consentirà ai produttori di realizzare TV e display con risoluzione triplicata e consumi quasi dimezzati.

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a cura di Alessandro Crea

Un gruppo di ricercatori della University of Central Florida ha messo a punto una nuova tecnologia a cristalli liquidi che dovrebbe consentire ai produttori di TV e display per computer di realizzare schermi con risoluzione tripla e consumi inferiori di oltre il 40%, a parità di diagonale.

"I display attuali come gli Apple Retina raggiungono una densità attorno ai 500 PPI. Con la nostra nuova tecnologia sarà invece possibile ottenere una densità di 1500 PPI su schermi di dimensioni equivalenti." Ha spiegato il fisico Shin-Tson Wu della University of Central Florida, che ha poi aggiunto come tali soluzioni potrebbero essere particolarmente interessanti per i dispositivi di realtà virtuale o aumentata dove è fondamentale offrire una risoluzione elevata su un piccolo display, che sembri nitido anche se osservato molto da vicino.

Samsung Galaxy Note 2 subpixels

Questi nuovi cristalli liquidi a fase blu utilizzano la vecchia tecnologia LCD dello scorso decennio ma possono fare a meno dei filtri colore, abbattendo in questo modo di oltre il 40% i consumi.

Per quanto riguarda invece la triplicazione della risoluzione, ‎secondo Wu, i nuovi cristalli liquidi possono attivarsi ‎‎10 volte più velocemente‎‎ rispetto a quelli di tipo nematico. Questo significa che in meno di un millesimo di secondo ogni colore del LED può essere inviato attraverso i subpixel del cristallo in tempi diversi, offrendo di conseguenza il triplo dei pixel rispetto ai display a cristalli liquidi nematici, nello stesso spazio.‎‎

"Tramite i filtri colore il rosso, il verde e il blu sono generati tutti nello stesso tempo" spiega Wu. "Con i cristalli liquidi a fase blu invece possiamo utilizzare i subpixel per riprodurre tutti e tre i colori, ma in momenti diversi. Questo converte lo spazio in tempo, diminuendo lo spazio necessario di due terzi e quindi triplicando la densità".

La tecnologia è anche in fase embrionale, ma secondo Wu i produttori di pannelli dovrebbero essere in grado di produrre i primi prototipi entro un anno.