Rai pensa alla pay-TV su Internet con Poste o Chili TV

Rai è in fase di riorganizzazione. Una delle idee sul tavolo è quella di sfruttare il canale online per contenuti a pagamento. Si pensa a una partnership con Poste Italiane o Chili TV.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Anche la Rai si è fatta contagiare dalla febbre dello streaming online a pagamento. Dopo Mediaset e Sky ecco sul tavolo della direzione di Viale Mazzini un progetto innovativo in linea con il riassetto consigliato da McKinsey&Company. Prima mossa: tagliare le poltrone che non servono e ridurre le Direzioni da 44 a 29. Il Consiglio di Amministrazione ha già dato l'ok.

Seconda mossa: suddividere Rai in cinque macro-aree (tecnica, finanziaria, editoriale, staff e società separate). Tutte le strutture economicamente prolifiche dovrebbero finire nel perimetro di controllo di "Rai Commerciale". Nello specifico si parla di Rai Trade, Rai Canone, Rai Eri, Rai World, Rai Way (affitto ripetitori), Rai 01 (cinema), Rai Convenzioni (Pubblica amministrazione) e Rai Net.

Rai

Quest'ultima è probabilmente la struttura che rischia il maggiore stravolgimento perché da specialista editoriale dovrebbe trasformarsi in strumento di distribuzione. Sebbene la Rai non possa per legge offrire contenuti a pagamento attraverso i canali televisivi, si suppone che la regola non valga per eventuali progetti su Internet. Stando a quanto riporta La Repubblica vi sarebbero "in corso contatti con Poste Italiane e Chili Tv".

Da tempo Poste Italiane sta meditando sulla possibilità di aumentare il proprio impegno su Internet. Attualmente, ad esempio, ha iniziato a vendere i servizi di connettività broadband satellitare di Eutelsat Communications. "L'obiettivo legato alla partnership con Eutelsat è di contribuire a ridurre il divario digitale e portare benefici ai privati e alle imprese con la prospettiva di sviluppare al massimo l’e-commerce e i servizi di cloud computing", disse in fase di presentazione l'AD Massimo Sarmi.

Chili Tv invece è la piattaforma a pagamento di downloading cinematografico realizzata da un gruppo di ex dirigenti Fastweb nel 2011. Al momento è fra i leader di mercato ma forse manca ancora di un partner di peso.

Rai cosa potrebbe offrire online? Sicuramente il suo invidiabile archivio. Le sole Teche Rai attirerebbero una grandissimo pubblico, per di più disposto a pagare. E che dire di tutto il materiale di repertorio, le fiction, l'informazione, le tribune politiche, le interviste, etc. "Perché non sfruttare questo patrimonio?", devono aver pensato a Viale Mazzini.

Sono ipotesi, progetti. Bisognerà capire cosa ne pensa la politica. La stessa che forse deve essersi messa di traverso sulla decisione della Rai di trasmettere sempre in chiaro sul satellite - ricordate l'accordo con sky di qualche giorno fa?. Beh, pare che il CdA non l'abbia ancora approvato.