La realtà aumentata entra negli aeroporti, più precisamente in quello di Londra-Gatwick, il secondo più grande della capitale inglese. È stato infatti avviato un progetto che, utilizzando la tecnologia iBeacon, consentirà ai passeggeri di essere letteralmente guidati all'interno dei terminal attraverso il proprio smartphone. Un programma suddiviso in più fasi, che punta a essere perfezionato nel tempo.
Innanzitutto, occorre chiarire cosa si intende con la tecnologia iBeacon. Si tratta di un sistema di posizionamento indoor costituito da trasmettitori a bassa potenza e a basso costo, che possono notificare la propria presenza a dispositivi vicini. Questo consente ad uno smartphone di effettuare delle azioni quando si trova nelle vicinanze di un iBeacon.
La tecnologia iBeacon sfrutta il Bluetooth Low Energy (BLE), conosciuto anche come Bluetooth Smart. La logica è quella di utilizzare la percezione di prossimità del Bluetooth Low Energy per trasmettere un identificativo unico universale (UUID), che sarà poi letto da una specifica app o sistema operativo. Una volta letto il segnale, l'applicazione può svolgere varie azioni programmate.
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In questa prima fase del progetto dell'aeroporto di Gatwick-Londra, il sistema mostra semplicemente ai passeggeri dove si trovano all'interno di una mappa. La fase successiva sarà quella di poter sovrapporre alle immagini dal vivo delle frecce di navigazione, che guideranno l'utente a seconda del volo in cui dovrà imbarcarsi o della specifica esigenza impostabile attraverso la relativa applicazione. Tutto attraverso lo smartphone.
L'ultima fase del progetto sarà quella di instaurare vere e proprie partnership con le compagnie aeree, che consentiranno di assicurare che i passeggeri non perdano i propri voli e forniranno indicazioni precise sui trasferimenti dei bagagli. Il tutto attraverso questo sistema basato sulla tecnologia iBeacon.
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Quando tutto l'apparato sarà a regime, l'aeroporto prevede anche di utilizzare dati anonimi raccolti dagli smartphone dei passeggeri per aiutare a gestire le code e ridurre la congestione in determinate aree. Una struttura che consentirà, in ottica futura, di migliorare la gestione delle tempistiche a 360°.
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