Resuscitato un verme di 46.000 anni fa!

Alcuni ricercatori tedeschi hanno resuscitato un verme di 46.000 anni fa, finora congelato nel permafrost siberiano.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Alcuni ricercatori hanno resuscitato un verme di 46.000 anni fa, finora congelato all’interno del permafrost siberiano a una profondità di circa 40 metri. Si tratta di un nematoda di una specie sconosciuta che pare sia riuscito a “sopravvivere” entrando in uno stato di criptobiosi, grazie al quale un organismo può resistere alla totale assenza di acqua e ossigeno e a condizioni estremamente avverse, come essere congelato sotto 40 metri di permafrost.

Quando in criptobiosi l’organismo non è propriamente “vivo”, ma si trova piuttosto in un limbo tra la vita e la morte. I ricercatori hanno spiegato che, ad esempio, il metabolismo si abbassa al punto tale da non essere più rilevabile; secondo Teymuras Kurzchalia, professore emerito al Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics a Dresda, ha dichiarato che questa scoperta mostra come sia possibile “interrompere la vita e farla ripartire dall’inizio”.

Circa cinque anni fa, nel permafrost siberiano sono state scoperte due specie di nematodi: i vermi sono stati “resuscitati” semplicemente reidratandoli con dell’acqua. Un altro centinaio di vermi sono stati portati nei laboratori dell’università per poterli studiare in modo più approfondito.

Gli organismi sono stati datati con il metodo del carbonio-14 e hanno tra i 45.839 e i 47.769 anni di età. I ricercatori sostengono che studiando meglio questi vermi potranno fare nuove scoperte sulla biologia della conservazione e su come le creature si difendono dalle condizioni più estreme.