Retrocomputing e Storia Informatica saranno protagonisti indiscussi di un evento gratuito a Roma, questo weekend. L'Associazione Retrocomputer Club Italia ha organizzato per sabato 2 e domenica 3 aprile, presso una grande struttura adiacente il Liceo Scientifico "G. Keplero" (via delle Vigne 156, Roma), il primo raduno di appassionati.
Notevole l'impegno per coinvolgere le più importanti associazioni sul territorio: dall'All About Apple Museum (di Savona) all'Associazione Apulia Retrocomputing, passando per il Museo Piemontese dell'Informatica (MuPIm) all'Associazione Verde Binario di Cosenza. "Tutte realtà che con passione portano avanti la Cultura del Retrocomputing", spiegano gli organizzatori.
Fra i patrocinatori il Municipio Roma XI (Portuense-Arvalia), AICA (Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico), ACAET (Associazione Commercianti Artigiani Esercenti del Trullo) e il provider provider Mc-link.
La manifestazione sarà focalizzata sul periodo d'oro dell'informatica, dal 1977 e il 1987, anni in cui si passa dai "Tecnici in Camice Bianco" al "Tavolo di Casa", con esperimenti più o meno di successo, la creazione di grandi imperi ancora oggi esistenti ed il tramonto di colossi che hanno perso rapidamente la loro leadership.
"Il periodo è lo stesso contemplato dal libro '1977-1987, quando il computer divenne personal', curato da Paolo Cognetti e realizzato con il contributo dei maggiori appassionati ed esperti italiani", ricorda la nota ufficiale.
Gli stand consentiranno di ammirare macchine storiche della Commodore, dell'IBM, della Apple, della Olivetti, della Sinclair, dell'Atari, dell'Amstrad, della Texas Instrument e di molti altri produttori, compresa la replica di alcuni esemplari ormai estremamente rari e preziosi come l'Apple I.
Presente anche un'area speciale, riservata ai prodotti Made in Italy, con il posto d'onore riservato alla Olivetti Programma 101 (nota anche come "Perottina") e ai calcolatori prodotti nell'ex-URSS.
"Un evento da non perdere che non solo permetterà ai partecipanti di fare un tuffo nelle origini della rivoluzione digitale, ma anche di conoscere e chiacchierare con i maggiori esperti italiani, rievocando vecchi ricordi e passioni giovanili", conclude la nota.
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