Rivoluzione AGCOM: il presidente Cardani è un tecnocrate

Ieri il presidente designato per l'AGCOM, Marcello Cardani, si è presentato alla IX Commissione trasporti e TLC della Camera. L'intervento è stato chiaro e preciso: la nuova AGCOM sarà tecnica, sulle questioni di diritto e politica decideranno Governo e Parlamento.

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a cura di Dario D'Elia

Marcello Cardani, il presidente designato per l'AGCOM, ieri ha quasi strappato l'applauso durante l'audizione davanti alla IX Commissione trasporti e TLC della Camera. Tutti sembrano aver gradito la sua chiarezza e linea di pensiero.

"Mentre nell'analisi tecnica l'autorità deve cavarsela da sola, su analisi di ordine superiore, che coinvolgono diritti politico civili, l'autorità ha diritto di occuparsene se legittimata da una legislazione che si rinnova, che non può che venire dal Parlamento", ha dichiarato Cardani. ''Già ora è chiaro che sarà necessaria una forte cooperazione tra il regolatore e il legislatore per trovare soluzioni congrue".

AGCOM

Insomma la politica sarà chiamata alle sue responsabilità, ma non meno importante sarà la collaborazione con le altre Authority come l'Antitrust e quella della Privacy. "Occorre trovare la via italiana alla digitalizzazione, sarà necessario includere nell'ecosistema digitale ampi settori delle attività economiche, introducendo una diversa organizzazione delle imprese", ha aggiunto l'economista bocconiano. "L'Italia è molto in ritardo sui partner europei e sui concorrenti diretti. Occorre colmare questo divario in un periodo in cui serve attenzione alla redditività degli investimenti".

Insomma, partendo dall'assunto che Internet in Italia è utilizzato da poco più del 50% della popolazione contro il 70% della media europea, che siamo indietro su e-government e banda larga "occorre trovare una strada che ci permetta di recuperare le posizioni perdute". Prioritarie quindi le strategie contro il digital-divide e a favore dello sviluppo. Anche l'NGN è chiave: potrebbe incrementare il Pil fino al 2%.

Marcello Cardani

Infine per quanto riguarda le frequenze TV "i tempi drammaticamente stretti" obbligano ad agire. "Non ho la possibilità di avere opinioni, devo essere indipendente dalle mie stesse opinioni che si consolideranno solo quando analizzeremo i problemi seduti in cinque intorno al tavolo", ha concluso Cardani.

I componenti della Commissione hanno fatto diverse domande, ma il presidente designato ha preferito glissare. "Questa audizione segna un'innovazione nella storia di AGCOM. Tuttavia non siamo al bar: trovo inopportuno che il professore si esponga a risposte avendo già peraltro indicato la sua visione economica nel corso della relazione", ha ricordato il presidente di Commissione Mario Valducci.

In ogni caso tutti concordi: avremo un presidente competente e professionale.