Schermi 3D super-stereoscopici a sei vie, è vero realismo

NLT Technologies ha realizzato il prototipo di un display capace di combinare sino a sei inquadrature diverse di una stessa scena per raggiungere un effetto 3D molto più realistico del normale. E senza bisogno di occhialini.

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a cura di Francesco Pignatelli

La giapponese NLT Technologies ha sviluppato il prototipo di uno schermo in grado di mostrare immagini 3D senza la necessità di usare speciali occhialini e con un realismo superiore alle soluzioni tradizionali. Questo grazie al fatto che il nuovo display adotta una particolare disposizione dei pixel che permette di combinare le riprese effettuate con un massimo di sei video/foto-camere, mentre i sistemi convenzionali sono basati su solo due inquadrature da diversi punti di vista.

Una schermata dimostrativa del nuovo display di NLT

La tecnologia ideata da NLT è stata battezzata HxDP (Horizontally x times-Density Pixels) ed è in sintesi un ribaltamento - nel senso vero e proprio del termine - degli approcci usati sinora per mostrate immagini 3D. Normalmente nei display ogni pixel quadrato è composto da tre subpixel rettangolari (uno rosso, uno verde e uno blu) affiancati. Nel riprodurre immagini 3D, per ogni pixel "tridimensionale" ne servono due a schermo, uno per l'occhio destro e uno per l'occhio sinistro. La conseguenza è che la risoluzione orizzontale del monitor viene di fatto dimezzata rispetto a quella nativa.

La visualizzazione 3D negli approcci convenzionali: la risoluzione orizzontale viene dimezzata perché per ogni "punto 3D" servono due pixel a schermo

Nell'approccio HxDP i pixel dello schermo vengono ruotati di 90 gradi e poi divisi in sei, realizzando in questo modo sei pixel (ma stavolta rettangolari e non più quadrati) affiancati. Nella visualizzazione di immagini 2D i sei pixel sono identici e quindi tornano a formare un pixel quadrato come nei display tradizionali. Nella gestione delle immagini 3D, invece, i pixel rettangolari affiancati sono leggermente diversi perché ciascuno viene usato per creare la relativa "fetta" di una delle sei inquadrature.

Il sistema di NLT nella versione "base" con i pixel divisi in due: nella modalità più avanzata i pixel di partenza vengono divisi addirittura in sei

Con la tecnologia sviluppata da NLT la visualizzazione 3D o 2D non deve necessariamente essere estesa a tutto il display. Il firmware di gestione del display può pilotare i pixel in modo da mostrare immagini 3D in alcune parti dello schermo e 2D in tutto il resto, una caratteristica utile ad esempio per mostrare in tre dimensioni un oggetto circondato da testo o altri elementi descrittivi nelle normali due dimensioni. Analogamente, è possibile mostrare contemporaneamente immagini 3D generate con un numero di inquadrature diverse in differenti parti dello schermo.

La logica dell'approccio "a sei vie": per un'immagine 3D vengono usate sino a sei inquadrature

Il prototipo di display "sestuplo" 3D di NLT è di dimensioni contenute: diagonale di 3,1 pollici e risoluzione WQVGA (400 x 240 pixel). Gli utilizzi previsti per ora sono legati soprattutto agli ambienti industriali e in ambito medico. NLT produce anche display 3D meno rivoluzionari, con solo due serie di pixel ma risoluzioni più elevate (sino alla SVGA) e diagonali maggiori (sino a 7,2 pollici). Tutti possono visualizzare immagini 3D e 2D contemporaneamente, senza occhialini.