Schermi OLED a quattro soldi, stampati come CD

Una nuova tecnica ispirata alla tecnologia LightScribe ha le potenzialità per abbattere i costi di produzione dell'elettronica organica. Se si diffonderà, schermi OLED e transistor organici diventeranno prodotti quotidiani ed economici.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

I circuiti organici (basati su carbonio) potrebbero presto diffondersi universalmente, grazie a una tecnica di stampa che si affida a quelle attualmente usate per CD e DVD. Fino ad oggi questo tipo di elettronica è rimasto nell'ambito della teoria e della ricerca pura, perché troppo costoso da produrre, ma grazie a un gruppo di ricercatori dell'Università della California questa realtà potrebbe cambiare presto.

Stampare circuiti come CD. Geniale!

Sarebbe infatti possibile usare il laser per stampare LED e transistor organici, dando vita a veri e propri circuiti basati su carbonio. Un passo avanti rilevante per diverse ragioni, prima di tutto perché questo tipo di elettronica si è dimostrato più leggero, flessibile, efficiente e meno costoso.

Basterebbe sostituire il tradizionale strato di polimeri - usato per stampare CD e DVD - con uno strato di nanofibre di polianilina. Colpendo quest'ultimo con un laser infrarosso si attiva un effetto fototermico, grazie al quale la luce si trasforma in calore. Un risultato possibile con la tecnologia LightScribe, presente sui masterizzatori normalmente in commercio, ben testata ed economica per stampare testo o immagini sulla superficie di CD o DVD.  

Questo calore si può controllare con precisione micrometrica. È quindi possibile colpire solo alcune aree dello strato, modificandone la morfologia, e creare così zone di semiconduzione e altre di isolante. Si ottengono così le stesse qualità elettriche ed elettroniche del silicio e degli ossidi di metallo.

L'idea dei transistor organici, come forse saprete, non è certo nuova. I materiali basati sul carbonio -da qui il termine organico - sono noti da tempo, così come i loro vantaggi. Fino ad oggi tuttavia produrli in grande scala ha rappresentato una grande sfida, i cui costi sostanzialmente annullano i potenziali vantaggi.

L'unico successo parziale ottenuto fino ad ora riguarda gli schermi OLED (Organic Led Emitting Diode); la loro produzione è più costosa rispetto a quella dei tradizionali LCD. In cambio offrono tuttavia colori più fedeli, vivi e brillanti, insieme a consumi minori. Un compromesso accettabile per molti consumatori, ma solo poche aziende sono riuscite a creare prodotti commerciali, come il Samsung Galaxy S ed S II, che offrono questa tecnologia a prezzi ragionevoli.

Risulta quindi abbastanza evidente che la nuova scoperta presuppone una sorta di rivoluzione, se davvero porterà ad abbattere i costi dell'elettronica organica.