Segreti rubati ad AMD, l'azienda potrebbe vincere la causa

AMD potrebbe vincere la causa che la vede affrontare quattro ex dipendenti, colpevoli secondo l'azienda di aver sottratto segreti commerciali e aver fatto opera di scouting nei confronti di ex colleghi.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD ha ottenuto un ordine del tribunale che impedisce ad alcuni ex dipendenti, che sono andati a lavorare in Nvidia, di rivelare segreti commerciali dell'azienda o sollecitare altri colleghi a unirsi a loro.

La vicenda affonda le proprie radici a gennaio, quando la casa di Sunnyvale ha denunciato quattro ex dipendenti accusandoli di aver sottratto documenti sensibili (si parla di oltre 100 mila file) e violato una clausola chiamata "non-solicitation agreement", secondo la quale un ex dipendente non può indurre altri colleghi o clienti ad abbandonare l'azienda.

Il giudice distrettuale di Boston, Timothy Hillman, ha affermato nella sua ingiunzione che AMD potrebbe vincere la propria causa per appropriazione indebita di informazioni confidenziali. Robert Feldstein, Manoo Desai, Nicolas Kociuk e Richard Hagen, queste le persone denunciate, avrebbero davvero architettato non solo la sottrazione di segreti industriali, ma anche messo in atto un'opera di reclutamento.

Il tutto, è bene sottolinearlo, non vede coinvolta Nvidia, che non è imputata nel processo (almeno per il momento). Ne consegue, almeno dal punto di vista formale, la totale estraneità dell'azienda sui fatti contestati da AMD. "Le prove circostanziali presentate da AMD sono schiaccianti", ha dichiarato Hillman.

"Tutti hanno fatto copie di informazioni riservate di AMD prima di lasciare l'azienda, hanno conservato tali informazioni, e hanno iniziato subito a lavorare per un concorrente di primo piano. AMD ha quindi una ragionevole probabilità di successo per quanto riguarda le richieste di appropriazione indebita di segreti commerciali". L'ingiunzione preliminare sostituisce un ordine restrittivo provvisorio concesso dopo la causa è stata depositata.