SIM elettronica per mandare in pensione la schedina di plastica: standard pronto nel 2016?

GSMA, Apple, Samsung e alcuni operatori mobili stanno già lavorando al progetto di SIM elettronica. Lo standard potrebbe essere già pronto entro pochi mesi.

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a cura di Dario D'Elia

E verrà un giorno in un cui quel pezzetto di plastica antidiluviano chiamato SIM scomparirà dalle nostre esistenze, anche grazie allo zampino di Apple e Samsung. È davvero imbarazzante per l'uomo tecnologico sapere di poter localizzare con precisione una pizzeria a migliaia di km e poi per attivare il proprio smartphone essere costretto ad armeggiare con una tesserina dei Lego.

Stando a quanto rivela il Financial Times, Apple e Samsung avrebbero avviato una serie di consultazioni con le grandi telco per porre le basi di sviluppo delle SIM elettroniche. In pratica si parla della possibilità di virtualizzare la SIM e quindi consentire attivazioni e transizioni verso altri operatori semplicemente via software.

sim card

GSMA, l'associazione industriale degli operatori, ha confermato che il progetto è già sostenuto da AT&T, Deutsche Telekom, Etisalat, Hutchison Whampoa, Orange, Telefónica e Vodafone. Tutti stanno collaborando per individuare "un'architettura comune". In linea di massima una volta stabiliti i parametri tecnici ci vorrà ancora un anno per lo sbarco sul mercato. Si parla comunque di 2016.

Apple l'anno scorso ha iniziato a spingere sull'acceleratore presentando per gli iPad venduti negli Stati Uniti e in Gran Bretagna versioni con SIM elettronica compatibili con gli operatori T-Mobile, AT&T ed EE. Una novità che comunque non si è diffusa molto, ma almeno ha stabilito che tecnicamente la via è percorribile.

GSMA ha almeno un'esperienza utile alle spalle in questo ambito: lo standard delle SIM impiegate nel mercato machine to machine. 

La SIM elettronica avrà effetti anche sui servizi di telefonia e dati? Al momento nessuno ne parla ma non è da escludere che in futuro si possa dare la possibilità ai clienti di scegliere più operatori da impiegare contemporaneamente. Immaginate ad esempio un pacchetto streaming musicale o video che comprenda traffico dati illimitato per il suo uso. Ti abboni a Spotify Premium o Youtube e puoi fruire in mobilità quanto desideri. Per navigare o gestire mail invece sfrutti il monte dati tradizionale.