Sky sotto indagine Antitrust per i Mondiali di Calcio

L'esposto Mediaset sulla gestione dei diritti sulle trasmissioni dei Mondiali di Calcio ha convinto l'Antitrust a indagare. Sky si dice sorpresa ma è pronta a difendersi. Intanto si scopre che Mediaset agisce allo stesso modo con i film e le serie tv di Warner e Universal.

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a cura di Dario D'Elia

Sky rischia una sanzione da parte dell'Antitrust per la gestione dei diritti sulle trasmissioni dei Mondiali di Calcio 2010 e 2014. L'esposto Mediaset della scorsa primavera ha convinto l'Autorità presieduta da Antonio Catricalà ad approfondire la questione.

"Secondo l'Antitrust, la decisione della società, che ha l'86% del mercato della pay-tv, di acquistare da Rai nel 2008 la titolarità dei diritti pay sui Mondiali di calcio 2010 e 2014, in esclusiva su tutte le piattaforme trasmissive, potrebbe configurare un abuso anticoncorrenziale di natura escludente, vista la rilevanza dei contenuti nonché l'estensione dell'esclusiva", si legge nella nota dell'AGCM.

L'amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge

"[…] al momento dell'acquisto da Rai nel 2008 era peraltro pienamente vigente il divieto imposto dalla commissione europea di trasmettere su piattaforme diverse da quella satellitare fino al 2012. Con i suoi comportamenti, Sky ha reso indisponibili sul mercato i diritti di trasmissione televisiva dei mondiali di calcio 2010 e 2014, in modalità a pagamento, ad operatori concorrenti che operano su altre piattaforme trasmissive".

L'esito dell'indagine non è scontato anche perché la procedura si dovrà concludere entro il 30 novembre 2011 e quindi Sky avrà il tempo di consegnare una memoria difensiva. 

In ogni caso il noto broadcaster satellitare ha espresso perplessità sulla vicenda, anche perché nonostante i diritti legalmente ottenuti Rai ha avuto la possibilità di trasmettere in chiaro le partite più importanti. "Al contrario Mediaset trasmette in totale esclusiva i film e le serie tv di Warner e Universal dopo aver firmato con entrambi gli studios un contratto di esclusiva pluriennale sia per la pay che per il chiaro, un contratto su cui ad oggi l'Autorità Antitrust non ha sollevato nessuna obiezione", si legge nella nota rilasciata dall'azienda.

Senza contare il mancato intervento Antitrust in merito alla scelta "più volte confermata anche pubblicamente ed eseguita per oltre un anno da Mediaset di non accettare gli spot di Sky Italia, nonostante una pronuncia di un giudice ordinario che ha indicato questa condotta come illecita".

"Siamo estremamente sorpresi dall'azione odierna dell'Antitrust", ha dichiarato l'amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge. "Continuiamo a credere che la vera concorrenza sia un beneficio, non solo per gli utenti e per il paese, ma anche per tutta l'industria. La reale competizione può essere impopolare per alcuni operatori abituati a dominare la televisione italiana, ma noi non devieremo dalla nostra missione che è quella di far crescere costantemente la qualità e la scelta della nostra offerta per i consumatori italiani".