SMAU 2006: Cazzola spiega la svolta Business

Smau 2006 apre i battenti e il presidente di Promotor International, Alfredo Cazzola, rivela i motivi del cambio di target.

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a cura di Roberto Buonanno

CEO

Il nuovo polo fieristico di Rho, alle porte di Milano, ha ospitato la prima edizione del nuovo SMAU. Per la prima volta l'evento è riservato ai soli operatori business, ovvero gli spazi espositivi del nuovo quartiere fieristico saranno off limits per le torme di ragazzi e curiosi tipiche delle edizioni precedenti.

Una decisione che ad alcuni può sembrare rischiosa ma che per molti operatori è la logica evoluzione per una fiera che andava perdendo di anno in anno il lustro del passato.

Alfredo Cazzola, presidente della società organizzatrice di SMAU Promotor International, nel corso del convegno d'apertura ha dichiarato che "Quando Promotor International prese le redini della manifestazione, quindici giorni prima di Smau 2004, si trovò di fronte a un settore grande, il terzo del paese, con una fiera ridotta a condizioni tali per cui si era vicini all'ipotesi di una chiusura". Cazzola ha poi aggiunto che "dal 2001 SMAU ha subito una caduta in termini di dimensioni fino ad arrivare nel 2004 a un quinto rispetto alle dimensioni di punta degli anni 90."

Presidente della Fiera di Milano ha aperto i lavori di Smau 2006 accompagnato da ospiti di prestigio, tra i quali figuravano ben tre ministri.

Serviva quindi "una decisione epocale, che ci ha portati ad abbandonare il concetto di salone ricco di stand costosi, con molte iniziative d'intrattenimento per un vasto pubblico ma che si allontanavano dal concetto dei contenuti."

Promotor è giunta a questa svolta anche grazie ai consulti di un advisory board, al quale hanno aderito oltre 30' grandi gruppi del settore ICT, che hanno fornito tutti gli elementi per riorganizzare la missione del salone.

Venendo all'edizione 2006 di SMAU, Cazzola ha dichiarato che gli espositori sono oltre il 30% in più rispetto all'edizione passata. Nelle zone espositive quest'anno si possono anche frequentare seminari di formazione organizzati da e-academy.

Il Presidente di Promotor inoltre ritiene all'occhiello la zone "I percorsi dell'innovazione", dove in un'area di un migliaio di metri quadrati si possono toccare con mano non solo i progressi nell'ICT ma anche delle nanotecnologie e della ricerca scientifica e medica. Sinceramente la visita della suddetta zona non mi ha lasciato particolarmente colpito.

Cazzola ha concluso dicendosi convinto che "SMAU potrà accompagnare con grande decisione la ripresa del settore e dare un aiuto alla competitività del paese. Il salone ha visto momenti difficili ma questi sono stati superati. SMAU rimane e sarà sempre il punto di riferimento dell'ICT nel nostro paese e assumerà un ruolo rilevante anche in campo internazionale. La seconda certezza è che Milano, la Lombardia e l'Italia non si lasceranno certo sfuggire l'occasione che è che sarà  SMAU."

Alfredo Cazzola al centro, alla sua sinistra il Ministro delle Telecomunicazioni Paolo Gentiloni e la Ministra Lanzilotta per gli Affari Regionali e Autonomia locali.

Da quanto abbiamo visto nel corso del primo giorno di fiera, i segnali di una ripresa ci sono. Naturalmente per considerare i lati positivi bisogna prima superare l'impatto con la nuova essenza del salone, che non è più una grande vetrina dove ammirare prodotti scintillanti e belle fanciulle. Il nuovo SMAU è principalmente un posto dove sedersi a tavolino e trattare d'affari con un cospicuo numero di operatori del settore, tutti a portata di piede. Unica nota dolente sta nel numero di espositori esteri: la fiera attualmente ha ben poco di internazionale con solo 87 aziende che vengono dall'estero. Niente male, comunque: siamo solo all'inizio del cammino.