SpaceTop: interfaccia utente migliore di Minority Report

SpaceTop è il prototipo di una nuova interfaccia tridimensionale messa a punto da uno studente del MIT. I file diventano oggetti concreti che si possono letteralmente manipolare "infilando" le mani nel computer.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Un laureando al MIT ha creato lo SpaceTop, uno schermo touchscreen 3D che consente di manipolare con le mani gli elementi che vengono visualizzati. Il risultato è un sistema molto affine a quello che padroneggiava Tom Criuse in Minority Report, ma in realtà il progetto di Jinha Lee supera quello che si vedeva nel film di Spielberg.

SpaceTop

Anziché controllare con i gesti una schermata che si limita a visualizzare oggetti 3D, nel progetto di Lee si infilano letteralmente le mani nello schermo e si afferrano gli oggetti. In dettaglio nel prototipo sono installate due telecamere, di cui una che segue movimenti e gesti che avvengono dietro a un display trasparente, e l'altra segue lo sguardo dell'utente in modo da cambiare la prospettiva degli elementi sul display in funzione del punto di osservazione.

In questo modo si può, per esempio, sfogliare uno schedario e prelevare documenti, video e pagine web come se fossero oggetti reali. Il prototipo è stato presentato alla conferenza annuale TED che si è tenuta in California e Lee ha precisato che lo studio è ancora alle fasi iniziali, anche se le potenzialità applicate all'interfaccia dei computer sono chiare. In sostanza Lee ha tessuto insieme tecnologie già note relative alle interfacce 3D e al controllo remoto tramite gesture 3D, fondendole in qualcosa di decisamente rivoluzionario.

Minority Report non è più così rivoluzionario

Lee, che ha iniziato il progetto durante uno stage presso Microsoft Applied Science, per poi completarlo successivamente, non vede comunque lo SpaceTop come un sostituto di mouse e tastiera, ma come un'opzione per attività particolari, magari che si possa attivare e disattivare a seconda dell'utilità. Per esempio potrebbe costituire una svolta negli studi di design, e in tutti quei progetti in cui è importante dare a un potenziale cliente l'idea concreta dell'oggetto che potrebbe acquistare.