Un milione e 103 italiani hanno superato le forche caudine della non semplicissima procedura di attivazione e si sono dotati di SPID. Il Sistema Pubblico per l'Identità Digitale permette di accedere a numerosi servizi online della Pubblica Amministrazione grazie al PIN unico, cioè sempre gli stessi user e password. Un traguardo impensabile, se si pensa che a settembre gli SPID rilasciati erano soltanto 90mila, ma comunque lontano dagli auspici del governo, che prevedeva 3 milioni di identità digitali entro la fine del 2016.
Comunque un successo, determinato soprattutto dall'obbligo - per docenti e neo diciottenni - di dotarsi di SPID per poter usufruire dei bonus cultura. E una conferma: se ci sono incentivi concreti, anche i più riottosi si danno una mossa. Ovviamente dotarsi di identità digitale ha senso perché presto - entro il 2017 dice sempre il Governo - tutti (ma proprio tutti) i servizi erogati dalla miriade di enti pubblici saranno accessibili tramite SPID.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 16 gennaio. Da lunedì prossimo, infatti, si potranno iscrivere i figli a scuola - primarie e secondarie di primo e di secondo grado - tramite SPID, attraverso il portale del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Ci sarà tempo fino al 6 febbraio, per cui è meglio sbrigarsi per attivare l'identità digitale.
Quanti enti pubblici si sono già messi in regola? L'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) dice che sono già 3647, con 4146 servizi abilitati. Purtroppo alcune Pubbliche Amministrazioni, pur avendo adottato SPID, non hanno ancora abilitato tutti i servizi forniti. L'INPS, ad esempio, fornisce alcuni servizi via SPID ed altri con il vecchio PIN. Una confusione che disorienta. Per non parlare dell'Agenzia delle Entrate, che dal 23 gennaio permetterà di fare online sia la dichiarazione di successione che la domanda di volture catastali, ma non erogherà il servizio tramite SPID.
Come procurarsi lo SPID? Si può fare anche da casa, via webcam. Tutte le informazioni sono sul sito dell'AgID.