I monitor 32:9, spesso definiti "super ultrawide", si sono ritagliati uno spazio significativo nel mondo tecnologico moderno, promettendo di ridefinire l'interazione con i nostri desktop. Per chi non ha mai sperimentato la vastità di un display con questo aspect ratio, l'impatto sull'esperienza d'uso quotidiana, sia essa lavorativa o d'intrattenimento, può essere difficile da immaginare. Tuttavia, per una fetta crescente di utenti – e chi scrive ne fa parte da anni, avendoli impiegati in molteplici contesti – questi schermi non rappresentano un semplice lusso, ma una vera e propria rivoluzione ergonomica e produttiva.
Basandomi su un'esperienza pluriennale sul campo, esploreremo i vantaggi tangibili offerti dai monitor 32:9, delineeremo i profili di utente che potrebbero trarne il massimo beneficio e, con altrettanta trasparenza, analizzeremo le situazioni in cui la loro adozione potrebbe non rivelarsi la scelta ottimale. È tempo di capire se e quando un display super ultrawide rappresenta un investimento realmente vantaggioso.
Da dove nascono?
Come dice il nome stesso, i monitor 32:9 hanno un rapporto d'aspetto che è esattamente il doppio rispetto a quello del più diffuso dei 16:9. Di conseguenza, si tratta essenzialmente di due monitor 16:9 in uno, con il vantaggio di non avere la cornice nel mezzo.
L'era del multimonitor risale ai primi anni 2000 più o meno, quando l'evoluzione delle applicazioni e della produttività sui computer inizia a raggiungere dei livelli tali dove avere più spazio su cui lavorare per interagire con più software tutti assieme iniziava a tornare utile. Già il passaggio dai 4:3 ai 16:9 ha portato a un'ergonomia decisamente migliore. Poi ci fu un'ulteriore evoluzione dai 16:9 ai 21:9, che oggi sono decisamente più diffusi, mentre i 32:9 rappresentano tutt'oggi ancora proprio una piccola nicchia.
Il primo concept di 32:9 fu introdotto, se internet non mente, attorno al 2008 e si trattava di un concept di Alienware che poi si trasformò in un prodotto realmente acquistabile. Era un bestione (per l'epoca) da 43 pollici e dal costo di ben $6.500. Ci volle circa un decennio prima che i vari produttori iniziassero a rendere questa tecnologia più accessibile. Oggi, nonostante ci siano vari produttori e varie alternative, come dicevo prima, rimangono ugualmente una nicchia.
Specifiche tecniche principali
I 32:9 non hanno niente di differente rispetto ai classici monitor, poiché possono essere prodotti con le stesse identiche caratteristiche in termini di connettori o tecnologie dei pannelli. Quindi, l'unica cosa su cui bisogna magari fare un po' di chiarezza è appunto la risoluzione.
Attualmente, la maggior parte dei 32:9 ha una risoluzione FullHD o QHD allungata. Vengono anche chiamate Dual FullHD o Dual QHD. Alcuni usano il termine Double o anziché Dual, o ancora si parla di Super Ultra Wide Resolution. Ricordo, così non si fa confusione, che le risoluzioni "Wide" sono quelle dei formati 16:9 raffrontate a quelle 4:3, anche se non si usa praticamente mai definire Wide i 16:9; si parla semplicemente di HD, QHD o 4K. Le risoluzioni Ultra Wide sono quelle dei 21:9 e quelle Super Ultra Wide sono appunto quelle dei 32:9.
I monitor 32:9 più diffusi, quindi, hanno risoluzione di 3840 x 1080 pixel, cioè un doppio FullHD affiancato, o di 5120 x 1440 pixel, cioè un doppio QHD affiancato. Ultimamente sono disponibili anche dei reali doppi 4K, decisamente più costosi, che arrivano a una risoluzione di 7680 x 2160 pixel.
Per il resto, ci sono monitor con pannelli VA, IPS o anche OLED, con differenti velocità di refresh, anche se non sono mai estremi. Detto questo, sotto questo punto di vista, non ci sono grandi novità, cose da imparare o su cui confondersi. Tutto è identico ai normali monitor.
Vantaggi dei monitor 32:9
Sono due i principali vantaggi dei 32:9:
- L'immersività (nel caso dei videogiochi)
- Lo spazio disponibile (nel caso della produttività)
I simulatori di volo (come Fight Simulator) o di auto (come Assetto Corsa e Formula 1) permettono di estendere il campo visivo, attivando una sorta di vista perimetrale maggiorata. In molti casi, l'uso di tre monitor in giochi simulativi di questo tipo rimane e permane una soluzione migliore, nonostante la presenza delle cornici, ma ciò comporta molti più disagi. Un 32:9 è il perfetto compromesso perché è come usare due monitor senza l'incombenza però di avere nella parte centrale, dove si guarda per la maggior parte del tempo, una cornice.
I giochi open world beneficiano enormemente del nostro orizzonte ampliato, non tanto per una questione di giocabilità ma di bellezza dell'immagine. Gli RPG o gli RTS tattici consentono di visualizzare interi campi di battaglia senza dover continuamente scorrere la visuale da una parte all'altra.
La maggior parte dei giochi è oggi compatibile con il formato 32:9, anche se non possiamo dire che la compatibilità sia completa e che, come dicevo prima, dal punto di vista del gioco stesso ci siano sempre vantaggi. Al contrario, i vantaggi ergonomici, quelli reali, sono veramente limitati ad alcune tipologie di titoli (qui la nostra guida ai migliori monitor da gaming "classici"), mentre i vantaggi in termini di "quello che vediamo", come accennavo prima, sono praticamente indubbi e valgono per qualsiasi gioco.
Per quanto riguarda la produttività, è tutta un'altra cosa rispetto a usare un 16:9 o anche un 21:9 e diciamo subito che per fortuna sia Windows sia Mac, in realtà anche Linux, integrano le possibilità di gestire tranquillamente le finestre in maniera estremamente semplice. Windows ha quelli che si chiamano Snap Layout e funzionano molto bene. MacOS è più legato a 16:9 come risoluzione, ma è possibile scaricare app come Magnet che gestiscono le finestre in maniera efficiente per affiancarle facilmente anche su questi formati allungati. Anche Linux offre soluzioni, sia intrinseche di determinate distribuzioni, sia tramite delle applicazioni.
Ad esempio, io che uso Mac per lavorare, affianco sempre varie finestre e addirittura imposto più desktop virtuali. In questo modo, ho praticamente tutto quello di cui ho bisogno. Tutte le mie applicazioni sono ben organizzate, sempre visibili e non succede praticamente più che apro, chiudo, sposto finestre, ridimensiono e via discorrendo. Utilizzo anche un mouse Logitech con la possibilità di cambiare le funzioni abbinate ai singoli tasti e ho messo sulla rotellina, quella laterale, il passaggio veloce tra i vari desktop. Quindi, praticamente, posso scorrere su una sorta di desktop infinito con tutte le app che mi servono sempre aperte.
In un primo desktop ho la posta, il gestore di attività, WhatsApp Web per parlare con i colleghi, e il calendario. Un secondo desktop lo uso quando devo scrivere degli articoli. In questo caso, metto bello in grande e in mezzo - così non faccio fatica a vederlo - il programma di videoscrittura. A sinistra lascio un browser dove faccio ricerche, per le varie informazioni, e a destra ho sempre la mia finestra di ChatGPT aperta (o di un'altra IA che mi dà supporto per quello che faccio). Ho addirittura un terzo desktop che è per la parte finale: Photoshop, per le copertine dei video, o YouTube, per caricare i video trascinandoli da una finestra di Finder. Insomma, gestione risorse.
Questa cosa che vi ho raccontato chiaramente si può fare anche con un 16:9, ma non è possibile avere più di due applicazioni aperte, come dire, in comodità, cioè con abbastanza spazio. Con un 21:9 si gestiscono due applicazioni belle comode o tre un po' scomode. Con un 32:9 si gestiscono tranquillamente come minimo tre applicazioni belle comode, proprio in termini di spazio che occupano per vedere bene i vari elementi a schermo.
Se fate video editing, è possibile avere una bella timeline lunga e anche magari staccare la finestra di anteprima del video. Con il fotoritocco è possibile confrontare più foto in maniera super accurata, mentre se fate progettazione 3D, è possibile visualizzare l'area di lavoro in maniera molto più ampia senza magari sacrificare la parte degli strumenti o delle proprietà del progetto.
Comunque la vogliate vedere, io credo che in qualsiasi attività ci siano solo dei vantaggi. Magari non sempre vantaggi che cambiano radicalmente la vita, ma spesso e volentieri vale veramente la pena acquistare un 32:9.
Svantaggi dei monitor 32:9
Uno dei principali fattori da considerare nell'approccio ai monitor 32:9 è indubbiamente l'aspetto economico. Questi display presentano, in media, un posizionamento di prezzo che si attesta generalmente intorno ai mille euro. Tale cifra può variare: i modelli con risoluzione doppio FullHD tendono a collocarsi leggermente al di sotto di questa soglia, mentre le versioni con doppio QHD richiedono un investimento superiore. Per le soluzioni più avanzate, come i rari modelli con risoluzione doppio 4K, il costo può orientarsi verso i duemila euro, o anche oltre.
Sebbene il mercato offra alternative proposte da marchi emergenti o produttori asiatici a prezzi più concorrenziali, è importante sottolineare che difficilmente si tratta di prodotti "svenduti" o a basso costo. A titolo esemplificativo, il seguente monitor 32:9 con specifiche quali risoluzione doppio FullHD, una curvatura di 1800R e una frequenza di aggiornamento di 144Hz, può essere reperito sul mercato a un prezzo indicativo di circa 699 euro. Questa cifra, pur essendo inferiore rispetto ai top di gamma, rappresenta comunque un impegno finanziario significativo, confermando come l'accessibilità economica rimanga una variabile cruciale nella valutazione di questa tecnologia.
Qui lo dico e lo ribadisco: costa meno affiancare due monitor, per esempio qui trovate la nostra selezione dei migliori monitor da gaming economici. C'è di inconveniente che l'ergonomia sarà chiaramente peggiore, non solo per il fatto che avrete due monitor con le cornici in mezzo, ma perché avrete ovviamente più limitazioni su come organizzare le finestre, la loro dimensione e farete più fatica a passare da un desktop all'altro come faccio io. Se oltre a lavorare volete anche giocare, allora proprio non c'è confronto: usare due monitor per giocare non si può, dato che il centro della scena cadrebbe proprio dove i due monitor si incontrano, dove c'è la cornice. Il risultato sarebbe pessimo, anzi, sarebbe inutilizzabile.
Ovviamente, il secondo difetto è l'ingombro. Guardando il rovescio della medaglia, secondo me, le dimensioni possono però anche essere considerate un pregio. Se avete già una scrivania abbastanza grande, metterci un singolo monitor grande o due piccoli non fa differenza. Al contrario, un singolo monitor ha un singolo stand. Se la scrivania non è molto grande, allora potreste riuscire addirittura a mettere un singolo 32:9 che sporge un po' ai lati e non due 16:9, proprio perché magari le basi non appoggerebbero sulla scrivania (situazione in cui l'unica alternativa sarebbe prendere un braccio a cui attaccare entrambi i display).
Il terzo difetto potrebbe essere legato all'uso di applicazioni specifiche non ottimizzate per lavorare bene in finestra o non ottimizzate per lavorare su aree così allungate. Nella mia esperienza, tuttavia, vi dico che la maggior parte dei software più comunemente usati non mostrano questo problema.
In breve, forse a parte il prezzo, il resto dei difetti sono non così pesanti se ci pensiamo bene.
Chi deve acquistare un monitor 32:9?
Per facilitare la scelta, verranno ora presentati alcuni consigli d'acquisto, identificando diverse tipologie d'uso e specificando per ciascuna se un monitor 32:9 rappresenti o meno una valida opzione.
Per i videogiocatori di simulatori, l'acquisto di un 32:9 è assolutamente consigliato; un modello doppio QHD sarebbe l'ideale, ma anche un doppio FullHD può andare bene. Analogamente, per i videogiocatori di MOBA o di giochi strategici, un 32:9, preferibilmente doppio QHD o doppio 4K, vale decisamente la pena. Diversa è la situazione per i videogiocatori di FPS, RPG o altri generi: in questo caso, un 32:9 non è particolarmente consigliato. Un monitor 16:9, a mio avviso, rimane una scelta più che sufficiente, suggerendo un QHD o un 4K con elevato refresh rate; un 21:9 potrebbe essere una scelta azzeccata per chi apprezza la grafica e i panorami. Per i videogiocatori di titoli competitivi, invece, è meglio orientarsi su un 16:9 ad alto refresh rate.
Passando alla produttività, un 32:9 è assolutamente raccomandato: l'ideale sarebbe un doppio QHD, ma anche un doppio FullHD si rivela un'ottima scelta, mentre un doppio 4K potrebbe risultare, a mio parere, un po' sprecato. Per chi lavora con video e foto, non si dovrebbe considerare niente di meno di un 21:9, con un 32:9 consigliato sebbene non strettamente essenziale. È fondamentale valutare attentamente il tipo di lavoro svolto, poiché le esigenze possono variare in base alle abitudini; ad esempio, per tenere aperto un software di montaggio video con una timeline estesa affiancato a uno di gestione audio, un 32:9 risulta molto utile. In ogni caso, si consiglia almeno un doppio QHD.
Per i programmatori, un monitor 32:9 è assolutamente consigliato per poter mantenere aperte tutte le finestre necessarie e passare agevolmente da un desktop all'altro; in questo contesto, a mio avviso, anche un doppio FullHD può essere adeguato. Per progettisti, grafici 3D e simili, valgono considerazioni analoghe a quelle fatte per montatori video e fotografi; in questo specifico ambito, potrebbe essere comodo optare per risoluzioni superiori come un doppio 4K, e in ogni caso non scenderei al di sotto di un 21:9.
Infine, per i content creator, intendendo specificamente streamer e YouTuber, non è scontato che un 32:9 rappresenti un ausilio. Talvolta, avere monitor separati può facilitare una gestione più precisa delle finestre e delle applicazioni. Si potrebbe addirittura suggerire di abbinare un 32:9 – che fungerebbe da plancia di comando per tutti i software – a un monitor con aspect ratio tradizionale (16:9 o 21:9) su cui gestire la scena principale degli streaming.
Un doppio FullHD va sempre bene?
Visti i costi elevati di questi monitor, voglio chiudere questo articolo rispondendo a una domanda:
"Ha senso prendere un 32:9 doppio FullHD, quindi convivere con una risoluzione che ad oggi può essere considerata bassa, anziché un 21:9 o un 16:9 QHD o 4K?"
Per me la risposta ovviamente dipende, però cerco di semplificare. Se il vostro obiettivo è utilizzare i videogiochi e volete goderveli proprio bene, allora per me la migliore scelta è un 32:9 doppio QHD. Un doppio FullHD potrebbe portare a perdere un po' di qualità, un po' di precisione delle immagini e, secondo me, sui giochi con la grafica più bella farebbe storcere un po' il naso.
Se oltre a giocare volete usare quel computer e quel monitor anche per qualsiasi altra cosa, soprattutto se lo usate per lavorare e, come me, utilizzate molte finestre aperte contemporaneamente per massimizzare la produttività, allora sì. Se deve essere la mia unica scelta, io preferisco un po' meno di qualità nella parte grafica per massimizzare e ottenere il meglio dai due mondi.
Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?