L'universo di "The Last of Us" continua a espandersi sul piccolo schermo, ma i fan dovranno armarsi di pazienza più di quanto immaginassero. Mentre la seconda stagione della serie HBO si avvia alla conclusione, coprendo solo metà della trama del secondo videogioco, emergono notizie che gettano un'ombra lunga sul futuro della produzione. Secondo rivelazioni recenti di Isabela Merced, attrice del cast, le riprese della terza stagione non inizieranno prima del 2026, creando quello che si preannuncia come uno degli iati più estesi tra stagioni consecutive di una serie di punta nell'attuale panorama televisivo. Questa pausa forzata solleva interrogativi non solo sui tempi di produzione ma anche sull'impatto che avrà sulla continuità narrativa di una storia che, a differenza del passaggio tra prima e seconda stagione, risulta ora tagliata a metà.
Cronologia di una produzione dai tempi dilatati
Analizzando i precedenti cicli produttivi, emerge un pattern che non lascia spazio all'ottimismo. La prima stagione di "The Last of Us" ha richiesto un anno di riprese, da luglio 2021 a giugno 2022, per debuttare poi sugli schermi nel gennaio 2023 – un intervallo di 18 mesi tra fine riprese e messa in onda. La seconda stagione, nonostante sia più breve, ha seguito un percorso simile: le riprese sono iniziate a febbraio 2024 e si sono concluse ad agosto dello stesso anno, con un lancio previsto per aprile 2025, riducendo leggermente il gap post-produzione a 14 mesi.
Questi dati storici permettono di tracciare proiezioni per la terza stagione. Se le riprese iniziassero effettivamente a gennaio 2026 – scenario ottimistico – e considerando una media di 16 mesi di post-produzione, la premiere non arriverebbe prima di maggio 2027. In uno scenario più realistico, con riprese avviate a metà 2026, l'attesa si protrarrebbe fino a ottobre 2027, creando un vuoto di quasi due anni e mezzo tra le stagioni.
La questione si complica ulteriormente considerando che, a differenza del passaggio tra prima e seconda stagione (che adattavano due giochi distinti), le stagioni 2 e 3 rappresentano due metà dello stesso videogioco. Questo significa che la narrazione subirà un'interruzione più significativa, con una storia lasciata deliberatamente in sospeso per un periodo eccezionalmente lungo. In particolare, la terza stagione si preannuncia molto più incentrata sul personaggio di Abby, seguendo la struttura del gioco originale – un cambio di prospettiva che risulterà ancora più marcato dopo l'interruzione.
Per i fan più appassionati della serie, questa situazione risulta particolarmente frustrante proprio perché la seconda stagione si concluderà presumibilmente con un cliffhanger narrativo che troverà risoluzione solo dopo un'attesa considerevole. Nel frattempo, il rischio concreto è quello di una progressiva dispersione dell'interesse e dell'attenzione del pubblico, in un'epoca in cui l'offerta di contenuti alternativi è praticamente illimitata e la fedeltà degli spettatori sempre più difficile da mantenere nel lungo periodo.
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