Storie bestiali, quando gli animali suscitano curiosità

Granchio violinista, lombrico dal pollice verde, lumaca che dorme tre anni, pesci quattrocchi e molto altro nel libro delle "Storie bestiali" che spiega ai bambini molte curiosità del mondo animale.

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a cura di Elena Re Garbagnati

rubrica bimbi

L'estate è uno dei periodi dell'anno in cui i bambini hanno generalmente più occasioni per avere contatti con gli animali, complici il clima e la chiusura scolastica. Forse non tutti sanno che è proprio osservando la natura che molti scienziati e ricercatori sono arrivati a fare scoperte importantissime. Il mondo animale poi è fonte di ispirazione per decine di progetti scientifici, dai medicinali ai robot.

Vale la pena quindi far conoscere ai bambini almeno alcune curiosità che riguardano la fauna terrestre, che vanno dai sensi al sonno, passando per il corteggiamento, le cure parentali e via dicendo. Al riguardo consiglio "Storie bestiali. Vite, amori e curiosità dal mondo animale", un testo edito da Editoriale Scienza che parte appunto dalle abitudini di base di alcune specie per spiegare i comportamenti del mondo animale.

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Come vuole la tradizione, il tono è scherzoso ma i testi sono conformi al rigore scientifico, e sono intelligentemente strutturati in capitoletti brevi che si compongono di immagini grandi e colorate, e paragrafi concisi in cui si forniscono al piccolo lettore le informazioni essenziali per soddisfarne la curiosità.

Il libro infatti non ha l'obiettivo di insegnare concetti, ma di illustrare fatti curiosi che a loro volta portino il piccolo a farsi domande su quello che lo circonda. Nonostante l'indicazione di lettura sia dagli 8 anni in su, i testi di Piero Genovesi sono ampiamente accessibili anche a bambini che hanno terminato la prima elementare (il primo anno della scuola primaria), e per una volta non è indispensabile la presenza di un adulto per chiarire concetti troppo distanti dalla capacità di comprensione del bambino. Le parole più "strane" nella maggior parte dei casi sono i nomi degli animali, che però sono accompagnati dalle bellissime figure di Sandro Natalini che li illustrano.

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Anche i titoletti che preludono ai paragrafi sono in linea con il tono del libro: prendono spunto da proverbi popolari (chi dorme non piglia pesci, non stuzzicare il varano che dorme, etc) o da frasi di uso quotidiano per far capire come spesso quello che vale per l'uomo non è altrettanto vero in natura: un modo per far comprendere la biodiversità e il rispetto per esigenze differenti.


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