Suggerimenti di Google: in Italia rischiano la censura

Una recente querelle legale tra Google e un imprenditore finanziario milanese si è conclusa con la censura di alcuni "suggerimenti di ricerca" generati dal motore. Secondo la Difesa e i giudici Google è responsabile dei risultati generati, anche se automatizzati.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Google è stata costretta dal Tribunale di Milano a censurare i "suggerimenti di ricerca" che il suo motore proponeva con la digitazione del nome e cognome di un noto imprenditore del settore finanziario. L'avvocato Carlo Piana, che si è occupato del caso, ha pubblicato un post al riguardo sul suo blog.

Tribunale di Milano

"I fatti sono semplici e ben descritti nell'ordinanza", scrive l'avvocato. "In pratica, digitando nel campo di ricerca Google Nome Cognome del mio cliente, il completamento automatico e i suggerimenti di ricerca offerti (ora ricerche correlate) si completavano con truffatore e frode, e ciò ha causato diversi problemi per il cliente, che ha un'immagine pubblica sia come imprenditore che come fornitore di servizi educativi nel campo della finanza personale". 

A quel punto i legali dell'imprenditore hanno contatto Google per risolvere la questione. "Google ha sostenuto che non poteva essere ritenuta responsabile in quanto è un hosting provider", continua l'avvocato Piana. "Ma abbiamo dimostrato che si tratta di contenuti prodotti da loro anche attraverso strumenti automatizzati (per inciso, filtrano di sicuro alcuni contenuti, compresi i termini che sono noti per essere utilizzati per distribuire materiale che viola il diritto d'autore). Quindi, in questo caso, il motore di ricerca non può avvalersi dell'esimente della disposizione della Direttiva Ecommerce".

Questa vicenda è senza dubbio interessante sul fronte delle responsabilità oggettive dei motori di ricerca nei confronti dei risultati generati dalle query, a prescindere dal fatto che sussistano strumenti automatizzati.