Superluna del 19 marzo, a che ora bisogna uscire sul balcone per vederla

Questa sera la Luna si vedrà in cielo più grande e luminosa del solito, perché sarà nel punto della sua orbita più vicino alla Terra. Ecco gli orari per iniziare l'osservazione.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

Questa sera tutti sul balcone, almeno per qualche minuto. La Luna darà spettacolo con una luminosità e una grandezza fuori dall'ordinario. Si chiama Superluna il fenomeno a cui assisteremo a partire dal tardo pomeriggio, poco prima delle 17. La Superluna si verifica quando la Luna piena (o una Luna nuova) appare in cielo più grande e più luminosa del solito per via della sua posizione in cielo rispetto alla Terra; in questo caso sarà il 7% più grande e il 30% più luminosa di una normale luna piena.

Il motivo per il quale il satellite apparirà più grande ai nostri occhi è che sarà al perigeo, ossia il punto della sua orbita più vicino alla Terra, a "soli" 356.761 chilometri, contro un valore medio di 384.000 km. Per chi non lo sapesse, la Luna descrive un'orbita molto ellittica attorno alla Terra, e questo la porta ad essere visibile a distanze anche molto diverse nel corso dell'orbita stessa. L'opposto del perigeo è l'apogeo, la massima distanza, alla quale vediamo quindi la Luna più piccola.

L'evento di questa sera corrisponde all'occasione in cui vedremo la Luna più grande di tutto il 2019. Oltre tutto gli orari sono favorevoli all'osservazione, perché il momento del perigeo è questa mattina alle 10:07, il plenilunio, la Luna piena, è invece fissato per le 16:53. Al crepuscolo quindi tutti con gli occhi all'insù. Non servono telescopi o strumenti particolari. In caso doveste perdere questa occasione, sappiate che la prossima (non altrettanto luminosa e grande) ci sarà il 21 marzo, il giorno successivo all'equinozio di primavera.

Se vi piace osservare il cielo stellato considerate l’acquisto di un telescopio economico come il Telescopio Astronomico Riflettore INTEY. E per orientarvi fra le stelle tenete sotto mano l’Atlante di astronomia