Tassa sugli SMS per finanziare la Protezione Civile

Il Consiglio dei Ministri sta lavorando a una riforma della Protezione Civile: si parla della possibile introduzione di una tassa sugli SMS per sovvenzionare il Fondo contro le calamità. Le prime indiscrezioni non consentono di comprendere a pieno il quadro.

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a cura di Dario D'Elia

Il Governo starebbe pensando a una tassa sugli SMS per sovvenzionare il Fondo contro le calamità della Protezione Civile. Il Corriere della Sera e altri quotidiani parlano di una bozza di legge in discussione in queste ore che il Consiglio dei Ministri potrebbe trasformare in decreto entro venerdì. Mancano tutti i dettagli del caso, ma l'associazione dei consumatori ADOC ha già scatenato la cavalleria.

Nel documento filtrato alla stampa si parla di una "tassazione fino a una misura massima di due centesimi di euro per ciascuna comunicazione effettuata attraverso l'invio di brevi messaggi di testo (SMS) mediante telefono cellulare, computer o siti internet gestiti dalle società telefoniche". 

Tassa sugli SMS?

Ovviamente l'obolo ricadrebbe sulle spalle degli operatori mobili, ai quali (pare) verrebbe consentito di condividerne il peso con i consumatori finali. Per altro si parla anche di un incremento dell'accise sui carburanti fino a 10 centesimi. Tutto questo però dovrebbe entrare in gioco in caso di calamità naturali: insomma, durante le emergenze potrebbe essere consentito un finanziamento di questo tipo.

"Tassare gli SMS e introdurre nuove accise su carburanti è l'ultima follia di un Governo che affonda gli italiani", ha commentato a caldo Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc. "La tassa di 2 centesimi sugli SMS è una vera e propria tassa sui giovani, visto che gli under 30 inviano una media di 300 SMS al mese e saranno i più penalizzati, andando a pagare circa 75 euro in più l'anno. Gli over 30 invece spenderanno, solo per gli SMS, poco meno di 40 euro in più a testa l'anno".

Da qui in poi Pileri si è lanciato in stime apocalittiche (2 miliardi di euro grazie alla tassa) dimenticando però che il materiale documentale sulla bozza è piuttosto esiguo. L'unica certezza è che il Governo prevede una riforma della Protezione civile; tutto il resto al momento sono ipotesi. In ogni caso se il costo degli SMS dovesse crescere tutti ben sanno che esistono valide applicazioni alternative, come ad esempio Skebby e Fresmee.

Aggiornamento. La tassa sugli SMS è già saltata come ipotesi. Lo rivela lo stesso Corriere della Sera. Ennesima dimostrazione di come sempre più spesso queste indiscrezioni vadano prese con le molle.