Il sito techitaly.it, specializzato nella vendita di materiale tecnologico di ogni genere, è stato chiuso per truffa su ordine del sostituto procuratore della Repubblica di Pordenone Pier Umberto Vallerin. La Guardia di Finanza si è attivata quando un'azienda di Chions, un piccolo comune della provincia di Pordenone, ha denunciato l'azione illegale del portale.
In pratica, gli ignoti artefici del raggiro, avevano pubblicato sul sito i dati dell'azienda friulana e la sua visura camerale. E così tutti i clienti truffati di fatto lamentavano mancate consegne al numero di telefono sbagliato. Techitaly.it si era specializzata nella vendita di smartphone, fotocamere, computer e prodotti informatici di ogni tipo. E compariva anche negli elenchi comparativi di ShopMania.it.
TechItaly.it
La truffa, secondo gli inquirenti, era stata ben architettata anche se in verità un consumatore attento non sarebbe dovuto cadere in trappola. La procedura di pagamento infatti prevedeva la possibilità di procedere con carta di credito, ma dopo un paio di passaggi compariva l'alert del servizio "temporaneamente fuori uso". L'unica alternativa era quella di effettuare un bonifico su una carta postepay.
Ovviamente gli inquirenti hanno effettuato delle simulazioni di acquisto prima di procedere con la chiusura, ma ciò non è bastato per raccogliere abbastanza informazioni sui reali inventori della truffa. Al momento sono ancora sconosciuti e a piede libero. Inoltre non è ancora chiaro il numero delle persone truffate e il valore del bottino racimolato.
Indagando su Internet si scopre che potrebbe trattarsi dell'ormai famosa "banda del bonifico di Napoli", che replica da tempo lo stesso modello di truffa con siti di vendita hi-tech diversi. La lista è lunghissima ed è caratterizzata ogni volta dalla chiusura dei rispettivi e-shop su ordine delle Procure di mezza Italia. Prima di techitaly.it ci sono stati Lcshop.it, eprix.it, pianeta-shop.it, audiovideomania.it, etc.