Telecom e il concordato fiscale da 300 milioni di euro

Telecom Italia avrebbe avviato una trattativa con l'Agenzia delle Entrate per evitare il commissariamento di TI Sparkle. La proposta è di risarcire lo Stato con 300 milioni di euro, praticamente una cifra di poco superiore al credito IVA evaso.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia, secondo indiscrezioni, avrebbe proposto all'Agenzia delle Entrate un concordato fiscale da 300 milioni di euro per evitare il commissariamento di TI Sparkle. La trattativa dovrebbe concludersi entro il 7 aprile, la data fissata per l'udienza su Fastweb e Telecom Italia Sparkle dal Giudice per le Indagini Preliminari Aldo Morgigni. Al centro della questione, come è bene ricordare, lo scandalo delle false fatturazioni (Fastweb e Telecom Italia Sparkle in ginocchio).

Trattativa con l'Agenzia delle Entrate

Secondo la testata Milano Finanza i 300 milioni di euro dovrebbero corrispondere al credito IVA "illecitamente maturato per gli anni d'imposta oggetto delle illecite attività contestate". Ovviamente l'accordo non è scontato, ma la normativa vigente lo consente.

Per quanto riguarda invece Fastweb, sarebbero finite sul piatto: una revisione delle procedure di responsabilità legale all'interno dell'azienda e un accantonamento pari al risarcimento del credito IVA – un cifra vicina ai 38 milioni di euro.