Sono 27 i giovani di età inferiore ai 30 anni che parteciperanno al programma di accelerazione d'impresa Changemakers For Expo Milano 2015. Fra i progetti premiati la trasformazione di scarti di agrumi in materia prima tessile mediante l'impiego di nanotecnologie, piattaforma di terapia e learning per bimbi autistici, tecnologia a basso costo per rendere cliccabile ogni oggetto. Ancora: realtà virtuale per visite guidate in luoghi accessibili solo a piedi, app mobile per creare e scaricare guide turistiche per disabili, app per smartphone per porre domande in tempo reale a persone che si trovano ovunque nel mondo.
Individuate le 10 startup vincitrici
"Con il progetto Changemakers vogliamo aiutare i giovani in un percorso che permetterà ai loro progetti di rendere le nostre città, a partire da Milano, più smart, vivibili, ecologiche e competitive" ha spiegato Carlotta Ventura, direttore Domestic Media Telecom Italia.
In tutto hanno partecipato all'iniziativa oltre 1500 giovani sotto i 30 anni provenienti da 21 Paesi. I ventisette giovani che hanno presentato i progetti selezionati verranno ospitati gratuitamente dal primo marzo al 30 aprile in un campus tecnologico a Milano, dove vivranno e lavoreranno per sviluppare 10 startup tecnologiche e innovative. I progetti verranno presentati ad una platea di potenziali investitori e partner aziendali in grado di garantirne la realizzazione".
Insomma si tratta di un'opportunità imperdibile per chi ha delle buone idee ma non dispone degli strumenti e delle capacità finanziarie necessari per materializzarle. I nomi dei gruppi vincenti sono Orange Fiber, Fifth Element Project, Tooteko, Trail Me Up, Smart Ground, Bircle, Recyproco, Brand Security, PanPan e Knock'nswap.
I ragazzi staranno un mese a Milano un campus tecnologico
Scorrendo le schede di presentazione dei progetti si nota la combinazione della potenzialità commerciali con l'utilità sociale. "Delle quasi 600 proposte che sono arrivate, un buon 10% era davvero valido e in linea col bando", ha spiegato Davide Agazzi, responsabile della comunicazione di Make a Cube, l'incubatore d'impresa che accoglierà i team nella sua sede di via Ampère.
Chi non ce l'ha fatta a passare la selezione non deve perdersi d'animo, perché, ha precisato Agazzi, "anche tra gli altri c'erano proposte notevoli. Qualcuno aveva idee imprenditoriali, ma senza uno sbocco sociale. Per altri valeva l’opposto: c'era il valore sociale, ma non la sostenibilità economica. Comunque, se qualcuno andasse a rivedersi tutti i progetti senza i vincoli dettati dal bando, potrebbe tirare fuori cose molto interessanti".
Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca del Comune di Milano, ha spiegato che "loro rappresentano lo sviluppo del paese. È importante aiutare i 10 team che saranno a Milano e che hanno la capacità di portarci nel futuro".