Telecom si tiene i clienti stretti, anche illegalmente?

L'Antitrust ha deciso di indagare sulle accuse di abuso di posizione dominante indirizzate a Telecom. Fastweb e Wind hanno rilevato non solo pretestuosi rifiuti di attivazione dei servizi voce e ADSL, ma anche politiche di prezzo anomale nelle aree in unbundling.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom rischia di essere multata per abusi di posizione dominante nel settore dei servizi vocali e ADSL. L'Antitrust (Agcm) ha deciso di avviare un'istruttoria (qui il documento) sulla base di specifiche denunce depositate da Fastweb e Wind. Pare che l'ex-monopolista abbia violato le normative vigenti "ostacolando e ritardando in modo strumentale le attivazioni di servizi all'ingrosso richiesti dagli operatori concorrenti". Con il pretesto dei disguidi tecnici avrebbe rifiutato attivazioni, con effetto diretto "sui mercati al dettaglio dei servizi vocali e dei servizi di accesso voce ed internet" e ovviamente sulla clientela finale.

L'Antitrust ha avviato l'indagine con il migliore detective sulla piazza

A questa denuncia bisogna aggiungere quella riguardante le politiche tariffarie. L'abuso si sarebbe concretizzato con "politiche di prezzo particolarmente aggressive
nelle aree dove i concorrenti possono avere accesso alla rete attraverso l'unbundling (affitto dell'ultimo miglio), con sconti molto elevati rispetto ai prezzi praticati dalla stessa Telecom nelle aree meno esposte alla concorrenza, e comunque a prezzi inferiori ai costi sostenuti all'ingrosso dai concorrenti per l'unbundling".

In pratica il parere di Wind e Fastweb è che "in questo modo Telecom potrebbe incamerare profitti nelle aree dove la concorrenza avviene solo attraverso altri servizi di accesso, per finanziare sconti alla clientela finale business non replicabili nelle zone dove i concorrenti possono operare attraverso l'unbundling".

A questo punto attendiamo con ansia l'esito dell'indagine ed eventualmente il micragnoso ammontare della sanzione.