Ad inizio agosto, la Commissione Europea ha accusato Temu di violare il DSA, il Digital Service Act, a causa della vendita di prodotti ritenuti pericolosi.
In questo articolo, voglio raccontarvi quali sono i prodotti pericolosi e tante altre informazioni riguardo Temu, così che possiate comprendere più a fondo non solo le problematiche legate a questo store, ma in generale le sfide che oggi, come utenti di Internet nel 2025, ci troviamo ad affrontare.
Cos’è il DSA?
Partiamo col ricordare cosa sia il DSA, il Digital Service Act. È una legge europea che stabilisce obblighi legali chiari per tutte le piattaforme online: dai motori di ricerca come Google ai social network come Facebook, fino ai marketplace come Amazon e, appunto, Temu.
L’obiettivo di questa normativa è proteggere i cittadini da contenuti illegali o dannosi, aumentare la trasparenza degli algoritmi che definiscono la nostra navigazione e i contenuti che ci vengono proposti, e tutelare i consumatori.
All’interno della legge esistono differenze sugli obblighi delle varie piattaforme. Quelle definite VLOP (Very Large Online Platform), ovvero le piattaforme molto grandi, devono sottostare a regole ancora più severe. Temu rientra in questa categoria, superando i 45 milioni di utenti attivi al mese.
Di cosa è accusata Temu?
Temu è sotto indagine già da tempo, così come altre piattaforme che, chi più chi meno, sono soggette a indicazioni e richiami da parte dell'Unione Europea. Nel caso specifico, Temu è accusata di aver violato l’Articolo 34 del DSA, che riguarda la valutazione del rischio. Secondo l'UE, l'azienda non ha valutato in maniera adeguata i rischi legati alla diffusione di prodotti illegali o pericolosi sulla sua piattaforma. Temu ha già risposto a questa accusa, ma a quanto pare la Commissione ha considerato le motivazioni portate insufficienti.
Inoltre, sempre secondo l'UE, sarebbe stato violato l’articolo 33: Temu non avrebbe preso provvedimenti adeguati per prevenire la vendita di questi prodotti non conformi o pericolosi.
Le indagini si concentrano anche sulla trasparenza e sul design dell’applicazione. Si vuole dimostrare che Temu utilizzi un algoritmo di raccomandazione non genuino e un design dell'applicazione con pattern che possono creare una sorta di "dipendenza", spingendo i consumatori ad acquisti mossi più dagli schemi dell'app che da vere necessità. In parole povere, si sospetta l'uso di meccanismi simili a quelli del gioco d'azzardo per creare assuefazione.
Quali sono i prodotti illegali?
Ma quali sono questi prodotti illegali di cui si parla? La BEUC, un’organizzazione dei consumatori europea, ha condotto un'indagine effettuando test su vari articoli. L'indagine è partita nell'ottobre 2023 ed è proseguita fino alla fine del 2024, coinvolgendo diverse agenzie, tra cui l'italiana Altroconsumo.
Non si tratta di una lista ufficiale di "prodotti illegali", ma serve a dare un'idea concreta dei problemi riscontrati:
- Ottobre 2023 (Altroconsumo): Su 13 cosmetici acquistati, tutti presentavano etichette prive di alcuni ingredienti e del marchio di conformità CE, con potenziali rischi per soggetti allergici. Due caschi da moto sono risultati privi delle certificazioni di sicurezza, con uno giudicato chiaramente insufficiente a proteggere in caso di caduta. Tredici giochi per bambini avevano marchi CE contraffatti e alcuni contenevano parti molto piccole a rischio soffocamento.
- Novembre 2023 (Which?, associazione inglese): È stato acquistato facilmente uno sfollagente, considerato un'arma, senza alcuna verifica dell’età dell’acquirente.
- Dicembre 2023 (Which?): Alcuni scaldini elettrici presentavano un assemblaggio così scadente da permettere di raggiungere facilmente le componenti interne.
- Aprile 2024 (Which?): Videocamere wireless e citofoni smart sono risultati privi di informazioni sugli aggiornamenti di sicurezza, necessari per essere considerati legali.
- Aprile 2024 (Altroconsumo): Candele e spugne non avevano il marchio CE e violavano una legge che vieta di produrre articoli non commestibili con sembianze di cibo, per il rischio che un bambino possa ingerirli.
- Luglio 2024 (Altroconsumo): Ulteriori caschi per motociclisti e ciclisti sono stati definiti "poco sicuri" e mancanti di istruzioni o certificazioni adeguate. Nuovi test sui cosmetici hanno rilevato gli stessi problemi precedenti. Su 11 giochi per bambini acquistati, 6 non erano conformi alle leggi per mancanza di avvisi di sicurezza, e alcuni erano di nuovo simili a cibo.
- Agosto 2024 (Associazione olandese): Su 12 cosmetici, 5 non avevano informazioni corrette sugli ingredienti. Tre prodotti per lavastoviglie assomigliavano a caramelle e mancavano della lista degli ingredienti. Prodotti elettronici sono stati definiti "scadenti al punto tale da poter causare folgorazione". Giochi per bambini presentavano piccoli pezzi staccabili e uno era fatto di un materiale potenzialmente dannoso per il sistema ormonale dei bambini sotto i 3 anni. Inoltre, sono stati identificati prodotti a contatto con il cibo, come carte da forno, con livelli di elementi chimici potenzialmente dannosi, e altri giochi con sostanze chimiche superiori di 240 volte il limite consentito.
Le accuse principali riguardano quindi giochi per bambini realizzati con materiali pericolosi o con parti a rischio ingestione, cosmetici non conformi e prodotti per la sicurezza privi di certificazione.
Ci sono rischi per gli utenti?
Prima di proseguire, è importante fare un punto. Quando i media titolano "Temu vende prodotti pericolosi e illegali", si tratta di una semplificazione. Non vorrei che chiunque abbia acquistato su Temu pensi di possedere un oggetto illegale o pericoloso e senta il bisogno di buttarlo. Fermiamoci un attimo. Non sono un azionista di Temu e non ho interesse a difendere la piattaforma, ma vorrei promuovere un bagno di realtà. Certo, se avete comprato giochi per bambini, un'occhiata in più è consigliabile. Se avete preso un casco per la moto, è bene controllarlo.
Ma se avete acquistato un paio di ciabatte o una delle mille altre "cavolatine" che si trovano su Temu, non vi esploderanno in faccia. Non tutti i caschi venduti sono insicuri e non tutti i cosmetici sono velenosi. L'azione dell'UE è giusta, ma evitiamo di gridare allo scandalo mondiale. Siamo nel 2025, queste indagini vanno avanti da almeno due anni e non mi risulta sia morto nessuno. Quindi, usiamo cautela e prestiamo attenzione a cosa acquistiamo, ma senza cadere nel panico.
Come funziona Temu?
Come mai accadono queste cose su Temu? Il suo modello di business si basa sull'approccio C2M (Consumer-to-Manufacturer), mettendo in contatto diretto i consumatori con i produttori e saltando gli intermediari. Questo è uno dei motivi principali dei prezzi bassi: meno passaggi, meno ricarichi.
A differenza di altri marketplace, su Temu non può vendere chiunque. La piattaforma seleziona solo produttori e grossisti, escludendo dropshipper e rivenditori. Il processo di selezione è rigido, con l'obiettivo di offrire il prezzo più basso in assoluto in ogni categoria. Inizialmente, tutta la logistica era gestita dalla Cina. Negli ultimi mesi, però, Temu sta spingendo verso un modello "local to local", cercando venditori con magazzini in Europa o negli Stati Uniti per ridurre i tempi di consegna e adattarsi più facilmente alle normative locali, come il DSA.
Per i venditori, la piattaforma appare vantaggiosa: nessuna spesa di iscrizione e un'enorme visibilità. Tuttavia, le commissioni sulle vendite possono arrivare al 20% e i margini di guadagno sono estremamente ridotti. Inoltre, per restare visibili, i venditori devono raggiungere obiettivi minimi (es. vendere 30 pezzi in 14 giorni per almeno 90 dollari), altrimenti il prodotto viene rimosso. Temu applica anche pesanti penalità se i prodotti non corrispondono alla descrizione, multe che hanno suscitato proteste da parte dei fornitori.
Infine, i venditori hanno un controllo molto limitato sul proprio marchio: packaging, immagini e descrizioni sono standardizzati da Temu per garantire uniformità e prezzi contenuti.
Cosa sono i "Dark Pattern"?
Quanto descritto finora sembra lecito. Tuttavia, uno dei punti su cui indaga l'UE è l'uso dei cosiddetti "dark pattern" di vendita. Di cosa parliamo? Di tecniche di design subdole, usate per indirizzare il comportamento degli utenti in modo non trasparente. Si tratta di interfacce grafiche costruite apposta per spingere all’acquisto o trattenere l'utente sulla piattaforma.
Una delle tecniche più evidenti è la pressione psicologica. Mentre si naviga, compaiono frasi come "Solo 3 pezzi rimasti" o "Altre 20 persone stanno guardando questo articolo", spesso accompagnate da timer che creano un falso senso di urgenza.
Un'altra strategia criticata è la gamification aggressiva. L'app propone ruote della fortuna e mini-giochi per sbloccare premi, ma dietro si nasconde un meccanismo che porta l'utente a passare ore sulla piattaforma, spesso per ottenere un prodotto "gratis" solo dopo aver invitato amici o completato azioni poco chiare.
Anche i prezzi sono sotto esame: molti sconti fino all'80% sembrano applicati su un prezzo di listino gonfiato o mai esistito. L'Unione Europea vieta espressamente l'uso di dark pattern per manipolare gli utenti, e tutte queste pratiche sono finite nel suo mirino.
Cosa succederà ora?
Molto probabilmente, Temu verrà sanzionata e obbligata a risolvere i problemi riscontrati. La multa prevista dal DSA può arrivare fino al 6% del fatturato annuo globale. Considerando che Temu nel 2024 ha fatturato circa 50 miliardi di dollari, la sanzione potrebbe raggiungere i 3 miliardi. Ovviamente, Temu sta cooperando con l'UE, anche perché il mancato rispetto delle regole potrebbe portare a ulteriori multe, fino al 5% del fatturato giornaliero.
Cosa fare, quindi? Disinstallare Temu? Non sono qui per dare consigli su quale piattaforma usare. L'unica cosa che mi sento di dire è: alla luce di questa situazione, valutate attentamente ciò che acquistate. Non vi dirò di non prendere giochi per bambini, ma semplicemente di valutare bene il prodotto e controllarlo quando arriva.
Di certo, il consiglio che vi do è di evitare di cadere nei dark pattern. Prendete quello che vi serve veramente e state alla larga dai giochi che creano dipendenza.