Tenete lontane le ricariche e-cig dai bambini

Negli Stati Uniti la mancanza di una severa regolamentazione su e-cig e ricariche sta facendo aumentare i casi di avvelenamento. I più a rischio sono i bambini.

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a cura di Dario D'Elia

Negli Stati Uniti i casi di avvelenamento per ingestione dei liquidi di ricarica per sigarette elettroniche sono in costante aumento. Tra il 2012 e il 2013 sono cresciuti del 300%, con 1.351 vittime complessive. "La questione non è se un bambino sarà gravemente avvelenato o ucciso, bensì quando", ha dichiarato Lee Cantrell, docente di Farmacia della University of California e direttore dell'unità di San Diego per il California Poison Control System.

Negli Stati Uniti ad oggi non esiste alcun regolamento che si occupi delle sigarette elettroniche e delle ricariche con nicotina. E così le grandi confezioni di "e-liquid" stanno invadendo il paese, anche se effettivamente sono composti da potenti neurotossine. Una piccola quantità ingerita (o al contatto con la pelle) può provocare vomito e in casi estremi anche patologie più gravi.

e-cig

In Minnesota dei 74 casi di avvelenamento da e-cigarette e nicotina registrati nel 2013, almeno 29 hanno riguardano bambini sotto i due anni. Insomma, è emergenza.

La buona notizia è che in Europa le istituzioni si sono già mosse al riguardo. A marzo è stato approvato un regolamento che condizionerà i progetti legislativi degli Stati membri.

Sarà prescritto un volume massimo di nicotina per le cartucce, i serbatoi e i contenitori di liquidi nicotinici. "Questi dovranno anche avere chiusure a prova di bambino e a prova di manomissione e dovranno essere protetti dagli spandimenti per limitare il rischio di esposizione dei consumatori, in particolare dei bambini, in caso di manipolazione o di ingestione", sottolinea il documento ufficiale.

La nuova direttiva dovrebbe entrare in vigore nel maggio 2014. Un periodo di recepimento di due anni atto a consentire agli Stati membri di allineare la loro legislazione nazionale alla direttiva riveduta significa che la maggior parte delle nuove norme si applicherà nel primo semestre del 2016.

Forse bisognerebbe accelerare i tempi.