The Fappening, l'hacker ha patteggiato: phishing banale

L'hacker che ha fatto esplodere il celebgate chiamato "The fappening" ha patteggiato. Ora rischi 18 mesi di reclusione e nella peggiore delle ipotesi 5 anni.

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a cura di Dario D'Elia

L'hacker responsabile di The Fappening, il più grande "celebgate" della storia di Internet con la diffusione di foto e video privati di star, si è dichiarato colpevole di frode e abusi informatici. Ryan Collins ha patteggiato una pena che nella migliore delle ipotesi potrebbe costringerlo a 18 mesi di reclusione – il massimo è di 5 anni.

fappening

Tra novembre 2012 e settembre 2014 ha attuato una sistematica operazione di phishing nei confronti di più di 100 account e-mail di note star statunitensi. In pratica tramite mail fasulle che lasciavano intendere una provenienza certificata (da Google e Apple) chiedeva username e password. Una volta ricevute le informazioni era in grado di accedere agli account personali. Tramite uno specifico software poi scaricava tutti i video e foto presenti su Apple iCloud, quindi di fatto i backup delle vittime. Complessivamente ha violato 50 account iCloud e 72 account Gmail per lo più di celebrità femminili. Eclatante il caso del premio Oscar Jennifer Lawrence.

Gli inquirenti non sono riusciti a individuare le prove che leghino Collins alla diffusione del materiale online ma solo effettivamente i suoi attacchi informatici. L'indagine, considerata la portata dell'operazione, ha coinvolto direttamente gli esperti dell'FBI.

Adesso non resta che attendere la sentenza del giudice. La causa è stata spostata da Los Angeles a Harrisburg, in Pennsylvania, dove Collins è residente.