Ti piacciono Linux o la privacy? Allora sei spiato dalla NSA

Un nuovo agghiacciante report svela che chi vuole più privacy è considerato un sospetto.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Chi ha visitato il sito Linux Journal o quello del progetto ToR, è sospettato di terrorismo e un sorvegliato speciale della NSA (National Security Agency), l'agenzia statunitense dedita allo spionaggio globale e resa famosa da Edward Snowden. Lo si deduce da un rapporto pubblicato da Jacob Appelbaum (che lavora a ToR) e da alcuni suoi colleghi, svolto in collaborazione con un'emittente televisiva tedesca.

L'idea di base è semplice e agghiacciante: se t'interessa la privacy è perché hai qualcosa da nascondere. Ed ecco perché la NSA mette sotto controllo tutti quelli che tengono a un semplice diritto, e ancora di più chi ha le abilità tecniche per farlo rispettare.

Così la NSA si è dotata, o ha cercato di farlo, di strumenti per identificare e tracciare chi usa ToR e altri sistemi per proteggere la privacy, come Tails. Violare la rete ToR tuttavia è un'operazione che può rivelarsi piuttosto complessa, e per semplificarsi la vita le spie hanno pensato bene di tracciare tutti quelli che visitano il relativo sito e altri simili.

A quanto pare chi visita uno dei siti in questione viene segnalato e identificato in qualche modo; dopodiché la NSA lo segue costantemente, nel caso si tratti di una persona pericolosa. "I fingerprint sono usati per identificare le persone che hanno avuto la sfortuna di seguire il link sbagliato su un sito o su un forum, o anche di scaricare il file sbagliato", spiega Appelbaum.

È vero che terroristi e criminali usano ToR, crittografia e altri strumenti per restare anonimi online? Non c'è alcun dubbio, ma la reazione della NSA è adeguata? Trasformare in sorvegliati speciali migliaia di persone si può considerare un gesto accettabile? Per la Electronic Frontier Foundation la risposta è semplice: la privacy è un diritto fondamentale, non un ragionevole sospetto.