Tonfo dei Partiti Pirata europei: solo un seggio a Bruxelles

Julia Reda è l'unica esponente pirata che andrà a sedere a Bruxelles. Solo in Germania si registrano voti sufficienti per un seggio; negli altri tracollo.

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a cura di Dario D'Elia

Le elezioni europee registrano la sconfitta del movimento pirata europeo: solo il Piratpartiet tedesco ha ottenuto un seggio. Rispetto al 2009, quando vennero conquistati due posti, oggi sembra che l'elettorato comunitario abbia preferito dare fiducia ai partiti e movimenti più tradizionali – almeno come contenuti politici.

In più di una dozzina di stati membri si sono candidati movimenti pirata di piccole e medie dimensioni, ma neanche nella Repubblica Ceca dove il traguardo era a un passo è stato raggiunto l'obiettivo. Con il 4,78% dei voti è rimasto sotto la soglia minima del 5%, mentre in Germania con l'1,4% la ventisettenne Julia Reda cercherà di accendere i riflettori sulla questione copyright.

Partito Pirata

Il flop più inaspettato però si è registrato in Svezia dove dal precedente 7,1% si è crollati al 2,2%. Non male il 4,23% in Lussemburgo, ma non abbastanza per mandare qualcuno a Bruxelles – il paese ha solo 6 seggi. La Finlandia ha detto no a Peter Sunde, co-fondatore di Pirate Bay, concedendogli solo lo 0,7% dei voti.

"La cosa più importante è che ci saranno pirati al Parlamento Europeo dopo queste elezioni, ed è un risultato assodato. La storia continua e c'è una rappresentanza all'intero", ha commentato Rickard Falkvinge, fondatore del Partito Pirata svedese.

Per quanto riguarda l'Italia, il Partito Pirata ha preferito sostenere la lista "L'Altra Europa con Tsipras".