L'industria del gaming sta affrontando una tempesta economica perfetta: l'inflazione post-pandemica che non accenna a diminuire, le interruzioni della catena di approvvigionamento causate da tensioni geopolitiche e le guerre tariffarie che minacciano di far lievitare i costi dell'elettronica. In questo scenario, Microsoft ha finalmente ceduto alla pressione economica, annunciando un significativo aumento dei prezzi per l'intera gamma Xbox, dopo aver resistito più a lungo rispetto ai suoi concorrenti diretti.
La notizia arriva in un momento delicato per il mercato delle console. Sony aveva già aumentato i prezzi della PlayStation 5 due anni fa, portandola a costare significativamente di più rispetto alle Xbox equivalenti. Nintendo ha recentemente suscitato dibattiti con l'annuncio del prezzo di 449,99 dollari per il suo Switch 2. Microsoft, che in precedenza si era impegnata a mantenere stabili i suoi prezzi, ha ora cambiato rotta, confermando aumenti per console, accessori e, a partire dalla stagione natalizia, anche per i giochi.
Questa decisione segna la fine del vantaggio competitivo di Xbox sul fronte dei prezzi, sebbene le cifre di vendita suggeriscano che avere un prezzo più basso non abbia comunque giovato particolarmente alle vendite dell'hardware Microsoft. Gli aumenti colpiranno tutte le console della famiglia Xbox Series, con la Series X che raggiungerà i 599,99 dollari negli Stati Uniti, rispetto ai precedenti 499,99 dollari. Da noi questo si tramuterà in 599,99 euro.
Non solo, Gli aumenti sono anche per la Xbox Series S 512GB che passerà a 350 euro, la Series S 1TB a 400 euro e infine, la Xbox Series X Digital che costerà 550 euro (acquistabile su Amazon ancora a prezzo standard) e l'edizione speciale Galaxy Black da 2TB arriverà, invece, a 700 euro. Anche gli accessori subiranno incrementi, con il controller wireless base che costerà 64,99 euro e il controller Elite Series 2 che raggiungerà i 200 euro nella sua versione completa.
Il cambiamento più rilevante non riguarda solo l'hardware ma anche i titoli di punta. Microsoft ha confermato che i giochi raggiungeranno un nuovo tetto massimo di 80 dollari entro la fine dell'anno (da noi, 90 euro), adeguandosi probabilmente alla soglia stabilita da Nintendo e in previsione del lancio di GTA 6, che quasi certamente adotterà questo nuovo standard di prezzo. I titoli imminenti come DOOM: The Dark Ages sfuggiranno all'aumento, ma è probabile che tutto ciò che verrà lanciato in autunno sarà soggetto alle nuove tariffe.
Questi aumenti arrivano in un momento particolarmente complesso per Microsoft, che sta ridefinendo la propria strategia nel settore videoludico. L'azienda ha recentemente annunciato che non darà più priorità alle esclusive per l'ecosistema Xbox, portando titoli di punta come Forza Horizon 5 su PlayStation 5. Questa mossa ha generato confusione tra gli utenti Xbox, che si chiedono quale sia ormai il vantaggio di possedere una console Microsoft.
Fino ad ora, il valore dell'hardware rappresentava una risposta convincente, ma con questi aumenti tale argomentazione perde consistenza. Microsoft spera che funzionalità come Xbox Play Anywhere, che consente di accedere ai propri giochi su più piattaforme, il cloud gaming e il valore aggiunto di Xbox Game Pass possano mantenere la fedeltà dei giocatori.
Nonostante i giochi first-party di Xbox possano arrivare a costare 90 euro, almeno includono un codice per PC grazie a Xbox Play Anywhere – un vantaggio che normalmente costerebbe fino a 160 dollari se si acquistassero separatamente entrambe le versioni. Tuttavia, il pubblico più ampio sembra aver accolto con indifferenza questa caratteristica, se ne è a conoscenza.
Microsoft ha dichiarato di voler puntare sull'innovazione hardware per la prossima generazione, che includerà sia un successore della Xbox Series X sia una qualche forma di console portatile. L'azienda sta inoltre collaborando con partner OEM globali per creare console Xbox alternative, che potrebbero aiutarla a raggiungere clienti in regioni maggiormente colpite dalle restrizioni commerciali.
Se questi piani – che al momento sono principalmente dichiarazioni d'intenti – aiuteranno effettivamente Xbox, resta tutto da vedere. L'hardware Xbox ha subito un declino quasi costante negli ultimi anni, ma Microsoft ha recentemente registrato utili trimestrali record nel settore gaming, suggerendo che, almeno dal punto di vista commerciale, la strategia stia funzionando.
Rimane la domanda fondamentale: l'industria dei videogiochi è diventata semplicemente troppo costosa? I giochi con budget più contenuti e prezzi più accessibili come Expedition 33 rappresentano il futuro? O Xbox è destinata a diventare un editore completamente third-party? La risposta dipenderà in gran parte da come i consumatori reagiranno a questi aumenti e dalla capacità di Microsoft di dimostrare che il valore offerto giustifica ancora l'investimento.
Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?