Turismo ed elettronica trainano l'e-commerce

Fatturiamo ormai quasi 3 miliardi di euro, ma rispetto rappresentiamo solo il 2% del mercato europeo

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a cura di Dario D'Elia

Casaleggio Associati, per conto di Expedia, ha reso noti i risultati di un'approfondita indagine sull'e-commerce italiano. Ebbene, rispetto al 2005 l'incremento del fatturato è stato del 42%, con un volume di affari di circa 2,906 miliardi di euro. I dati positivi provengono soprattutto dal settore turistico che ha registrato un +60%, con un fatturato di 1,571 miliardi di euro, e da quello dell'elettronica di consumo che ha raggiunto i 518 milioni di euro.

In pratica la vendita online di voli aerei,pacchetti viaggio, macchine fotografiche digitali e cellularirappresenta di fatto più del 70% del commercio elettronico italiano.Seguono prodotti per il tempo libero (437 milioni di euro),assicurazioni (380 milioni di euro), alimentari (165 milioni di euro),editoria (105 milioni di euro), moda (75 milioni di euro), arredamento(19 milioni di euro), salute e bellezza (13 milioni di euro).

Gli analisti sono convinti che la crescita delmercato italiano sia notevolmente in ritardo rispetto al restod'Europa, dove nel 2006 è stato raggiunto un volume di affaricomplessivo di 135 miliardi di euro. "A limitare il fatturato inItalia è in primo luogo una mancanza di offerta che vede circa 10.000operatori in Italia mentre in Gran Bretagna, ad esempio, sono 130.000.Tra i motivi principali del divario tra il mercato e-commerce italianoed europeo abbiamo identificato la connettività, la logistica, lalegislazione e le forme di pagamento", ha dichiarato Gianroberto Casaleggio, presidente di Casaleggio Associati.