La giungla dei grandi magazzini
Quando si entra in un grande magazzino, è bene evitare alcuni trabocchetti. Tra schermi mal regolati, oscuri acronimi di cui sono ricchi i televisori e la grande varietà di ingressi video utilizzati, è facile entrare in un centro commerciale decisi a comprare un televisore e uscire comprandone un altro.
È incredibile vedere come il modo di vendere televisori sia fermo, ormai da decenni; i televisori si vendono esattamente come si faceva negli anni '80, una formula che è, ormai, superata. Per evitare di essere tratti in inganno, bisogna fare molta attenzione ad alcuni aspetti. Il primo da considerare sono le regolazioni: le aziende, tenendo conto della forte illuminazione tipica dei centri commerciali, impostano i televisori in modo che, una volta esposti sugli scaffali, abbiano una resa dei colori molto vistosa.
Ma nel momento in cui il televisore prende posto nel salotto di casa, la regolazione di default dimostra il suo principale difetto, cioè l'eccessiva saturazione dei colori. L'occhio attento è in grado di cogliere questi dettagli già all'interno del centro commerciale. Basta guardare le tonalità rosse: se sono troppo vive e con pochi dettagli, allora i colori sono troppo saturati. Lo stesso vale per le tonalità color carne: se gli attori anziché avere un colorito roseo sono di colore arancione, c'è qualcosa che non va nelle regolazioni. In questi casi è meglio chiedere sempre il telecomando per variare le regolazioni dei colori, ed è bene anche chiedere sempre il tipo di connessione con cui è collegato il televisore, perché la qualità d'immagine varia in modo incredibile se si utilizza un lettore HD o un ripartitore d'antenna che distribuisce il segnale a tutti i televisori presenti sullo stesso scaffale. Chiedere gentilmente al commesso di collegare il televisore con un lettore DVD è il modo migliore per rendersi conto del comportamento con i contenuti in bassa definizione, un favore che difficilmente vi potrà negare vista la cifra che dovrete spendere.