Una centrale nucleare sulla Luna, la pazza idea di Russia e Cina

La Russia sta seriamente considerando l'idea di costruire un reattore nucleare sulla superficie lunare con il supporto della Cina.

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a cura di Marco Silvestri

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L'agenzia spaziale russa Roscosmos, in collaborazione con la Cina, sta valutando la possibilità di installare un reattore nucleare sulla Luna entro il 2033-2035. L'annuncio, riportato dall'agenzia di stampa Tass, rivela che la missione sarebbe completamente automatizzata e avrebbe l'obiettivo di fornire energia per le future esplorazioni e basi lunari.

Yury Borisov, capo della Roscosmos, ha dichiarato che la tecnologia necessaria per la missione è quasi pronta e che si sta "considerando seriamente" un progetto congiunto con i partner cinesi per il trasporto e l'installazione di un reattore nucleare sulla superficie lunare. Anche la NASA ha assegnato contratti di progettazione per la realizzazione di sistemi alimentati a energia nucleare sulla Luna, evidenziando un interesse globale per l'utilizzo di questa tecnologia nello spazio.

Nonostante le sue grandi ambizioni, la Russia ha affrontato sfide significative nelle sue recenti missioni lunari. Nel 2023, il lander Luna 25 si è schiantato sulla superficie lunare a causa di un errore di manovra orbitale, un incidente che ha evidenziato le difficoltà tecniche dell'agenzia spaziale Roscomos, soprattutto quando confrontato con il successo della missione Chandrayaan-3 dell'India, avvenuto pochi giorni dopo.

Mentre la Russia si focalizza sui piani per il reattore nucleare, la Cina procede spedita verso lo sviluppo di razzi riutilizzabili. Wang Wei, della China Aerospace Science and Technology Corporation, ha annunciato il lancio di razzi riutilizzabili di classe 4 e 5 metri rispettivamente per il 2025 e il 2026, seguendo l'esempio di SpaceX e altri concorrenti nel settore.

La collaborazione russo-cinese nell'esplorazione lunare si inserisce in un contesto di crescente interesse per la Luna, con la Cina che ha già dimostrato la sua competenza attraverso le missioni Chang'e, inclusa la Chang'e 5 che ha riportato campioni di suolo lunare sulla Terra. I progetti futuri includono la missione di ritorno di campioni Chang'e 6 nel 2024, un prospector di risorse nel 2026 e la Chang'e 8 nel 2028, quest'ultima volta a preparare il terreno per la costruzione di una base lunare.

Questi piani ambiziosi sollevano interrogativi sull'effettiva necessità o desiderabilità dell'involvere la Russia nel programma lunare cinese, specialmente alla luce dei recenti insuccessi russi e dell'accordo bilaterale sulle Stazioni di Ricerca Lunare Internazionali (ILRS) firmato nel 2021, che prevede una "operazione non presidiata a lungo termine con la prospettiva di una successiva presenza umana".